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Il ministro della Giustizia Mastella e il suo rapporto con la Sicilia, importante Regione politica

28 novembre 2006

Il ministro della Giustizia Clemente Mastella, da buon meridionale qual'è, conosce bene la Sicilia, sicuramente la ama (glielo abbiamo sentito dire, ma tra l'altro chi non ha detto questa cosa qua), e sa ''come funziona'' politicamente e qual'è il suo peso. Conosce tanti siciliani anche, qualcuno forse era meglio che non l'avesse conosciuto (è stato, insieme a Totò Cuffaro, compare d'anello di Francesco Campanella, l'ex presidente del Consiglio comunale di Villabate vicino a Bernardo Provenzano, arrestato per mafia e attualmente uno dei più importanti pentiti), e sa che bisogna avere un occhio di riguardo per questa grande Regione, fra le poche ancora in mano al centrodestra.
Tant'è che proprio nei giorni scorsi ha pensato - e non solo lui - a quello che è stato battezzato ''Progetto Sicilia''. E che cosa è codesto Progetto Sicilia? Aprirsi, o meglio, schierarsi a favore delle istanze dei cosiddetti ''lombardiani'', gli autonomisti dell'Mpa.
Una possibile formula introdotta per primo dal viceministro all'Economia, Sergio D'Antoni, e che anche Romano Prodi, ha considerato un'opzione praticabile. Ma cerchiamo meglio di spiegare la circostanza... Al senato ci sono due personaggi, i senatori Giovanni Pistorio e Ferruccio Saro, eletti nelle liste della Lega ma rappresentanti del Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo, che se con al diplomazia si riuscisse a tirare verso l'Unione, questa potrebbe finalmente rafforzare l'esigua maggioranza di Palazzo Madama.

Il primo passo l'ha compiuto, giustappunto, il ministro Mastella, che la scorsa settimana, prima del voto al Senato, ha aderito agli emendamenti ''lombardiani'' per trasferire una percentuale delle accise imposte sui prodotti petroliferi lavorati in Sicilia alla Regione stessa. La proposta iniziale puntava sul 15 per cento, per un totale di 1 miliardo di euro. L'emendamento ''lombardiano'' è stato respinto già una volta dall'aula del Senato, ma il discorso è ancora aperto per quanto riguarda la Finanziaria e per tutte le future occasioni che sicuramente si presenteranno.
''Io - ha detto Mastella - credo che accogliere le istanze sulla Sicilia sia un gesto di responsabilità. E farebbe bene tutta la maggioranza e tutto il governo ad assumere la stessa posizione''.
Certo, si rischia di veder nascere un ulteriore problema, ossia quello di veder via via lievitare le richieste di Pistorio e Saro. Sta di fatto che i rapporti di forza tra i senatori rimangono un problema per la maggioranza di governo.

A parte le possibili future simpatie con gli autonomisti siciliani, che dopo aver legato con l'Alleanza Siciliana di Nello Musumeci, ancora meno avranno a che spartire col governo di maggioranza, Mastella, lo ripetiamo sa benissimo come muoversi e tenere le mani in pasta, quindi, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, mentre pensa ad inciuci con partiti che fanno i preziosi un po' con tutti, da Guardasigilli è riuscito a far sentire la sua presenza anche alle procure, in particolare a quella catanese che negli ultimi tempi ha dato voce alla disperata situazione vissuta da tutte le procure d'Italia. Infatti, giusto la scorsa settimana, Mastella è riuscito a reperire dei nuovi fondi per gli uffici giudiziari, utili per coprire i bisogni più impellenti fino al termine del corrente esercizio finanziario: un milione di euro da distribuire per la manutenzione ordinaria e il consumo di carburante, e un milione e mezzo per le spese di ufficio, quali la cancelleria.
A darne notizia è stato il dicastero di via Arenula, che ha sottolineato che ''particolare attenzione è stata prestata alle necessità degli uffici di Catania, Palermo, Napoli e Milano''.

Il commento di Giuseppe Gennaro, procuratore aggiunto a Catania e presidente nazionale dell'Associazione nazionale magistrati, non poteva che essere positivo: ''Diamo atto al ministro Mastella di avere dimostrato grande sensibilità e grande attenzione per la soluzione dei problemi più urgenti che gli sono stati esposti. Naturalmente - ha aggiunto Gennaro - non tutte le difficoltà sono superate, ma questo è indubbiamente un gesto di attenzione''.
La notizia del reperimento dei fondi è stata accolta positivamente anche dal procuratore aggiunto di Catania, Enzo D'Agata, che dall'inizio della scorsa settimana regge l'ufficio di Catania per il pensionamento del procuratore Mario Busacca. ''Il ministro Mastella è stato sensibile alle istanze che tutti hanno avanzato, in testa l'Anm in occasione della visita per l'insediamento del procuratore generale Tinebra. Si tratta di un segnale molto atteso che ci consente di sopravvivere. E' un indispensabile sostegno in un momento di grande difficoltà che ci fa ben sperare per il futuro''.

Alla fin dei conti fare politica è anche saper mediare, saper creare compromessi, saper concertare con più parti. Certo è ''anche'' questo, ma non ''solo'' questo.

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28 novembre 2006
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