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Il Museo Salinas di Palermo apre la sua Agorà

Torna alla luce l’antica terza corte del museo che adesso sarà uno spazio polifunzionale

21 marzo 2018
Il Museo Salinas di Palermo apre la sua Agorà

[Articolo di Gioia Sgarlata - Foto di Mike Palazzotto - Repubblica/Palermo.it] - Torna alla luce l'antica terza corte del Museo Salinas trasformata alla fine dell'Ottocento in uno spazio chiuso, stravolgendo il progetto originale dell'antica Casa conventuale dei padri Filippini all'Olivella dove lo spazio  era utilizzato come corte di servizio per le carrozze. Adesso, nell'ambito del progetto complessivo di restauro del Salinas, il cortile torna a splendere diventando insieme ambiente espositivo di collegamento tra le sale dedicate ai reperti provenienti dagli scavi di Selinunte e agorà per l'organizzazione di incontri e concerti.
Esposte nell'agorà, la testa leonina del Tempio della Vittoria di Himera e la ricostruzione del grande frontone con maschera di gorgone del Tempio C di Selinunte. Un allestimento che consente di immaginare e ricostruire con il pensiero la bellezza e la maestosità degli antichi templi e che ai reperti e alle didascalie in italiano e inglese, unisce un documento video dell'Istituto Luce sugli scavi archeologici di Himera. Il restauro ha inoltre permesso di riportare alla luce anche l'antico selciato, oggi nuovamente visibile attraverso una lastra di vetro.

"Le dodici gronde a testa leonina sono state esposte rispettando la sequenza originale dei ritrovamenti - ha spiegato la direttrice del Museo, Francesca Spatafora - Queste appartenevano al lato settentrionale del tempio di Himera costruito nel 480 a.C. per celebrare la vittoria dei Greci sui Cartaginesi, mentre, dall'altra parte della corte si trovano cinque gronde del lato meridionale, una delle quali ha ancora originarie tracce di pittura". Le gronde furono tutte scoperte nel corso delle ricerche condotte a Himera da Pirro Marconi tra il 1929 e il 1930. Il frontone del Tempio C (540-530 a.C.) di Selinunte è invece presentato nella restituzione realizzata nel 1926 sui disegni di Ettore Gabrici che, per primo, propose una possibile riconfigurazione del grande gorgoneion, il più grande dell'architettura greca.
L'inaugurazione dell'agorà ha avuto anche il primo momento musicale nella corte ritrovata organizzato dal Conservatorio Vincenzo Bellini. Una sorta di preludio in vista dei concerti in programma sempre insieme al Bellini  per la prossima primavera-estate. E di un altro grande cambiamento: l'apertura al pubblico, quasi fosse un prolungamento della piazza, del primo cortile dove verrà creato un bookshop e una caffetteria a chilometro 0 sotto la direzione di CoopCulture.

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21 marzo 2018
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