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Il Pantano Leone di Campobello di Mazara (TP) diventerà una Riserva Naturale protetta

Il ristagno d'acqua sui terreni ha infatti favorito lo sviluppo di vegetazione spontanea autoctona

29 dicembre 2003
Il Pantano Leone (Campobello di Mazara, Trapani) diventerà una riserva naturale protetta. Su proposta del sindaco infatti, la Giunta Comunale ha assunto la decisione di acquisire il pantano con formale atto deliberativo, di procedere all'individuazione dei fondi e dei legittimi proprietari per trattere con loro. Si tratta di circa 183 mila mq di terreno il cui acquisto costerà al Comune circa 429 mila euro di cui circa 290 mila saranno reperibili grazie alla contrazione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti già deliberato con il Consiglio Comunale. Il resto della somma sarà recuperato nel bilancio comunale.
Precedentemente il Comune di Campobello aveva già acquistato terreni per circa 66 metri quadri che si aggiungeranno ai nuovi acquisiti. La giunta ha incaricato gli uffici cui fa capo l'architetto Ignazio Graziano di  procedere con l'espropriazione nel caso in cui  la negoziazione con i proprietari non andasse a buon fine.

Il "Pantano Leone" è un laghetto artificiale nato circa un decennio fa ma il vero e proprio pantano si è formato quando l'ex Consorzio di Bonifica "Delia Nivolleli", oggi "Consorzio di Bonifica Trapani 2", non ha deciso di non attivare il depuratore comunale, consentendo così che i liquami allagassero centinaia di ettari di terreno limitrofi.  Il Comune coinvolto in una serie di liti giudiziarie è stato più volte costretto a risarcire i danni ai proprietari. "Non attivare il depuratore è stata una scelta irresponsabile. - afferma il sindaco Mangiaracina – Ho già chiesto ai legali del Comune di avviare un'azione legale proprio contro il consorzio di Bonifica perché sia il Comune questa volta ad essere risarcito". Ma si sa non tutti i mali vengono per nuocere. Il continuo ristagno d'acqua sui terreni limitrofi al depuratore ha infatti, favorito, con il passare degli anni, lo sviluppo di vegetazione spontanea autoctona. Lo specchio d'acqua è stato scelto come luogo di sosta e nidificazione di molte specie, anche rare, di anatre ed uccelli.

L'interesse da parte di ornitologi e naturalisti nei confronti di questo straordinario biotopo ha consentito addirittura che fosse inserito dalla Comunità Europea fra i cosiddetti "SIC" (Siti di interesse comunitario). A questo punto al Sindaco preme  porre fine, una volta per tutte, al continuo stillicidio delle procedure di risarcimento danni contro il Comune  per poi intervenire con le operazioni di bonifica dell'intera zona, al fine di restituire alla fruizione pubblica quella che è diventata un'oasi naturalistica. Il Comune ha già affidato, in questo senso, ad un professionista esterno l'incarico di redigere un progetto di bonifica  e riqualificazione dell'intera zona che prevede un recupero ambientale complessivo, compresa la ristrutturazione di alcuni vecchi bagli che si affacciano sul lago artificiale.

Poi in collaborazione con la Provincia regionale di Trapani con la quale ha sottoscritto un apposito protocollo d'intesa , ha avviato presso il Ministero dell'Ambiente la procedura finalizzata all'istituzione della Riserva Naturale.  Obiettivo principale: far diventare il "Pantano Leone" parte integrante della rete ecologica regionale comprendente tutte le cosiddette zone umide rimaste lungo il litorale sud-occidentale e sud-orientale della Sicilia.

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29 dicembre 2003
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