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Il Presidente ''parafulmine''

Silvio Berlusconi fa Mea Culpa, e si assume tutta la responsabilità dell'insuccesso di Forza Italia, però...

15 giugno 2004

La sinistra... ops, pardon, il centrosinistra ha vinto e il centrodestra ha perso...
Però il centrodestra non ha perso, ha perso Forza Italia, che però avendo avuto tanti vincitori nella propria coalizione non si sente di aver perduto proprio del tutto.
"Ha perduto e come!" Tuona il centrosinistra, che come abbiamo detto ha vinto, ma non ha stravinto, anche se molti partiti della sinistra hanno avuto degli ottimi risultati rispetto al '99 e quindi non si sentono d'aver vinto poco...

Ma poi che significa aver vinto poco, o aver perso non tanto? O si vince o si perde. E nel caso delle elezioni Europee 2004 il centrosinistra con la coalizione Uniti nell'Ulivo ha vinto, e il centrodestra della Casa delle Libertà ha perso.

Siamo d'accordo, al governo c'è ancora il centrodestra, molti dei suoi partiti sono i primi partiti in molte regioni d'Italia, ma una sensibile ripresa del centrosinistra si avverte sul serio, maggiormente nelle province e nei comuni dove fino a poche ore fa il partito della maggioranza la faceva da padrone.
 
Meglio non fare filosofia. Meglio non girarci troppo attorno a questo risultato, a maggior ragione quando è lo stesso Silvio Berlusconi ad ammettere la sconfitta e a battersi il petto in un mea culpa post elezione.
«Del calo elettorale di Forza Italia assumo, naturalmente, la piena responsabilità».
Ebbene, il Cavaliere perde il suo vessillo, si assume tutte le responsabilità del calo del partito, il più consistente dalla sua nascita, e tende la mano agli alleati, con i quali si congratula; parla di "un segnale di scontento", che non va sottovalutato e ammette che alcune cose del programma di governo vanno riviste.

Conferma di voler arrivare al 2006, anche se ammette che alcune cose andranno cambiate. "Nel funzionamento e nel programma di governo vanno riviste rapidamente e con senso della misura alcune cose, che discuteremo con gli alleati - scrive il premier in una nota agli alleati - rinnovando il patto che ha convinto gli elettori a darci un mandato di cambiamento e rinnovamento del Paese, la cui prima scadenza sono le elezioni politiche del 2006".

Berlusconi però non si sconfessa mai, mai e poi mai. Lo abbiamo visto con gli sms, al seggio mentre viola il silenzio elettorale e si fa propaganda fino all'ultimo momento, e ovviamente fornisce una sua chiave di lettura dei deludenti risultati di Forza Italia, spiegazione che forse non piacerà ai suoi alleati, usciti rinforzati dalla competizione elettorale: Il "calo elettorale di Forza Italia", scrive il Cavaliere, "è un voto dovuto in gran parte agli effetti distorcenti della cosiddetta 'par condicio' a favore delle tante liste improvvisate (che hanno goduto, uniche in Italia, di uno spazio televisivo e radiofonico pari a quello dei grandi movimenti) ed anche all'essere stato il capo del governo il bersaglio di tutti gli attacchi e di tutte le aggressioni dell'opposizione e dei suoi media con un "effetto parafulmine" a vantaggio di tutti gli alleati".

Avete capito qual'è stato il motivo!?

Il premier ha commentato poi anche i risultati della lista unitario dell'Ulivo: "Non arriva a mettere insieme i voti dei partiti che la compongono, mostrando l'affanno della parte maggiore dell'opposizione, sempre più gravemente condizionata dalle formazioni dell'estrema sinistra oltranzista".
Questi comunisti...

- La missiva di Romano Prodi a tutti gli amici dell'Ulivo

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15 giugno 2004
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