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Il Ritalin torna nelle farmacie italiane. Con esso si rischia di sedare la naturale vitalità dei bambini

La medicina, diffusissima in America, prima considerata ''sostanza stupefacente'' è stata riammessa in Italia

31 marzo 2005


I bambini sono energia pura, sono scapestrati, liberi, con poche inibizioni. E' normale, è così che un bambino deve essere. Ci penserà l'educazione dei genitori, con il tempo, a regolare il ''motore'' di queste schegge di energia vitale.
Certo, non tutti i bambini sono uguali, e la stessa educazione impartita a due bambini diversi sortirà effetti assolutamente differenti. Uno apprenderà e userà con più velocità i consigli e i rimproveri dei genitori, l'altro pur apprendendoli nello stesso tempo, ci metterà più tempo ad applicarli rimanendo per più tempo una distratta, sregolata irresistibile peste.
E' una questione di carattere, di personalità. E' normale va.

Certo, alle volte quando un bambino sembra che non ascolti, non è ordinato ed è sbadato, o magari smemorato nelle sue attività quotidiane e si lascia distrarre facilmente, non finendo i compiti, i genitori si avviliscono non comprendendo per quale motivo il proprio figlio sia così distratto, ma quando si anno sei, sette anni il mondo, dall'inezia più insignificante alle nuvole del cielo, è troppo grande e fantastico per non lasciarsi distrarre.
Poi, può essere che questo comportamento sia dovuto a qualche particolare disturbo, come la ADHD (Attention Deficit Hiperactivity Disorder), più comunemente nota come sindrome da iperattività, ma sicuramente se un bambino presenta tutto quello che sopra si è elencato, il pensiero che possa soffrire di un qualche disagio deve essere l'ultimo da fare.

Purtroppo l'allarme ADHD è scattato, e la paura che questa patologia - che secondo le statistiche del ministero della Salute, colpirebbe il 4% della popolazione in età pediatrica - possa aver colpito anche il nostro piccolo è dilagata in fretta.
Allarme e paura scoppiati in America (e dove altrimenti) dove il DSM-IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) ha messo in guardia tutti i genitori, e che ben presto a varcato i confini continentali arrivando fino a noi.
Per rispondere a questa presunta emergenza sociale il RITALIN (metilfenidato idrocloride), usato largamente negli States, sta per ritornare nelle farmacie italiane.

Già sotto accusa negli Stati Uniti dove, secondo molti addetti ai lavori, avrebbe generato 6 milioni di giovanissimi dipendenti, ora il RITALIN è stato sdoganato anche in Italia passando dalla fascia delle sostanze classificate come stupefacenti (nella stessa tabella della cocaina, anfetamina, oppiacei e barbiturici) a quella degli psicofarmaci prescrivibili dal medico.
Il metilfenidato, di cui è composto il RITALIN, è infatti uno stimolante centrale e come tale appartiene ai farmaci d'abuso ed è incluso nella Tabella I degli stupefacenti.
La sua commercializzazione venne sospesa in Italia nel 1989 ma, vista "l'elevata incidenza dell'ADHD in età pre-adolescenziale - recita una nota del ministero della Salute - la Commissione unica del farmaco ha invitato la casa farmaceutica NOVARTIS, attuale titolare del RITALIN, a presentare richiesta per la registrazione del farmaco e la sua commercializzazione in Italia''.

Il dottor Claudio Ajmone, psicologo e psicoterapeuta, presidente dell'Oism (Osservatorio Italiano Salute Mentale) al riguardo non ha dubbi: considera il Ritalin alla stregua di una sostanza stupefacente ed afferma che ''i bambini vengono drogati per risolvere problemi che andrebbero superati in termini pedagogici''. Anche il professor Luigi Cancrini, noto psichiatra delle tossicodipendenze, è molto preoccupato circa le possibili conseguenze di un abuso del Ritalin: ''siamo certi che tutti questi bambini di otto anni a cui diamo il Ritalin, a 16 anni non lo prendano per loro conto e non diventino tossicomani?''..
Ma ci sono anche sostenitori del Ritalin sia tra i genitori che tra gli psichiatri. Molti sono infatti convinti che il farmaco migliori decisamente la qualità della vita delle famiglie coinvolte, pur riconoscendo la presenza di alcuni effetti secondari. In questo senso una pubblicazione del Canadian Journal of Psychiatry dell'ottobre del 1999 ha rilevato gravi effetti psicotici dovuti all'assunzione di questo farmaco: un'indagine condotta su 192 bambini diagnosticati ADHD ha mostrato infatti che il 9% dei bambini curati con Ritalin ha evidenziato sintomi psicotici che sono spariti all'interruzione del trattamento.

Intanto moltissimi neuropsichiatri infantili, pedagogisti e psicologi italiani si schierano contro quella che definiscono ''la medicina sedativa della vivacità fisica e intellettuale dei bambini'' e scelgono Internet per creare veri e propri comitati di protesta e controinformazione (uno per tutti il blog di ProvinciAbile . Un sito dedicato ai diversamente abili che ha lanciato la ''Campagna No! Al Ritalin'').
Il Dr. D. McGuinness, che da anni combatte la prescrizione dello psicofarmaco negli Stati Uniti e che senza mezzi termini, sostiene che l'ADHD è nient'altro che un'invenzione sostiene che: ''Abbiamo inventato una malattia, le abbiamo dato l'approvazione medica, e ora dobbiamo sconfessarla''. Anche l'APA, l'American Psychological Association, dichiara che ''non vi sono test diagnostici affidabili ed oggettivi''.

__________________________

Sul sito dell'AIFA, Associazione Italiana Famiglie ADHD, è possibile effettuare un test e scoprire, direttamente on-line, se il vostro bambino è un potenziale "iperattivo" oppure no.
(Test AIFA) 


- Informazioni sul Ritalin

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31 marzo 2005
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