Il sale di Trapani vuole la Denominazione d'origine protetta
I produttori di sale trapanesi, francesi e portoghesi presenteranno all'Unione Europea una bozza per ottenere il riconoscimento preliminare di prodotto agricolo e chiederne successivamente la Denominazione d'origine protetta (Dop). Il Consorzio per la tutela del sale marino di Trapani ospita, oggi e domani, produttori da Francia e Portogallo.
''Ogni salina produce un sale diverso - ha spiegato il professor Giacomo d'Alì Staiti, tra i promotori dell'iniziativa -. Ogni tipo di sale ha proprietà organolettiche originali, ed è legato alla tradizione dei luoghi di produzione''. L'ambiente è il tratto comune a quasi tutte le saline europee che, in Portogallo come in Francia, come Trapani, Paceco e Marsala, sono ubicate in aree protette, parchi, riserve e comunque siti di interesse comunitario, zone umide con un proprio ecosistema da tutelare e preservare.
''Tutela che ben si sposa con l'attività di produzione - ha sottolineato il presidente della Provincia di Trapani, Antonio D'Alì -. In tutta l'Europa le saline, come ambiente naturale, sono giunte intatte fino ai nostri giorni grazie alla caparbietà dei produttori che hanno puntato su una attività tradizionale''.