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Il Senato ha negato l'uso delle intercettazioni per Vizzini

La magistratura di Palermo non potrà usare le intercettazioni telefoniche a carico del senatore del Psi

15 marzo 2012

L'aula del Senato con 156 sì, 92 no e 15 astenuti ha accolto, con voto segreto, la richiesta della Giunta delle immunità di non autorizzare la magistratura di Palermo ad usare le intercettazioni telefoniche a carico del senatore del Psi Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari Costituzionali.
La richiesta, come specificato nell'ordinanza del gip di Palermo, riguarda intercettazioni "coinvolgenti casualmente" il senatore e, proprio per questo Vizzini aveva chiesto di dare l'autorizzazione.

L'autorizzazione all'uso delle intercettazioni nel quale è stato "casualmente" coinvolto il senatore Carlo Vizzini che non era quindi oggetto di "captazione diretta", rientra nell'indagine su un presunto giro di tangenti legate alla società gas dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimimo.
A suo tempo Vizzini aveva chiesto che la Giunta delle immunità desse l'autorizzazione alla Procura di Palermo ad utilizzare le intercettazioni in questione, ma questo suo desiderio non è stato accolto dall'Aula.
Prima del voto segreto si erano espressi contro il parere della Giunta l'Idv e la Lega mentre si erano espressi a favore del no della Giunta alla magistratura il Pdl, l'Udc e Coesione nazionale.

"Attendo di leggere il resoconto del dibattito parlamentare, ma rimango perplesso per questa decisione che non vorrei costituisse di fatto un'invasione di campo del Parlamento in una attività giudiziaria". Così il pm di Palermo Nino Di Matteo ha commentato la decisione del Senato di negare l'autorizzazione a l'uso delle intercettazioni a carico del senatore Carlo Vizzini, indagato dalla procura del capoluogo siciliano per corruzione aggravata dalla mafia. Il magistrato è titolare dell'inchiesta che coinvolge anche l'ex ministro del'agricoltura Saverio Romano, l'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro e il tributarista Gianni Lapis. Per Romano, che è deputato, Montecitorio ha invece dato parere favorevole alla autorizzazione delle intercettazioni.
L'indagine va comunque avanti anche se, dopo la decisione di Palazzo Madama, le intercettazioni ritenute dal gip rilevanti per l'inchiesta non saranno utilizzabili a carico di Vizzini. La decisione del Senato fa, comunque, cadere un significativo filone di indagine dei pm ricostruito attraverso l'ascolto di centinaia di ore di intercettazioni.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Corriere del Mezzogiorno]

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15 marzo 2012
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