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Il sospetto

La storia di una bugia infantile che diventa una vera e propria caccia alle streghe contemporanea

21 novembre 2012

Noi vi consigliamo...
IL SOSPETTO
di Thomas Vinterberg

Dopo un difficile divorzio, finalmente per il 40enne Lucas le cose sembrano sistemarsi: ha una nuova compagna, un nuovo lavoro e sta ricucendo il suo rapporto con il figlio adolescente, Marcus. Tuttavia, una semplice bugia detta casualmente scatenerà il panico nella piccola comunità in cui l'uomo vive: mentre uno stato di isteria collettiva dilaga, Lucas dovrà combattere una solitaria lotta per la sua vita e la sua dignità...

Anno 2012
Tit. Orig. Jagten
Nazione Danimarca
Produzione Zentropa Entertainments in coproduzione con Ilm i Väst e Zentropa International Sweden, con la partecipazione di Dansk Filminstitut, DR, Eurimages, Nordisk Film & Tv Fond, Svenska Film Institutet, SVT e il Media Programme dell'Unione Europea
Distribuzione BIM
Durata 106’
Regia Thomas Vinterberg
Sceneggiatura Thomas Vinterberg e Tobias Lindholm
Con Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp, Lass Fogelstrøm, Susse Wold, Anne Louise Hassing, Lars Ranthe, Alexandra Rapaport, Ole Dupont
Genere Drammatico


In collaborazione con Filmtrailer.com

In una buia notte d’inverno del 1999, ho sentito bussare alla mia porta. Sotto la neve, davanti a me, c’era un noto psicologo infantile con alcuni documenti sui bambini e le loro fantasie. Voleva parlarmi di "memorie represse" e - cosa ancora più inquietante - della sua teoria che "il pensiero è un virus". Non l’ho fatto entrare. Non ho letto i documenti. Me ne sono andato a letto, invece.
Dieci anni dopo avevo bisogno di uno psicologo e l’ho chiamato. Per una forma di cortesia tardiva ho letto quei documenti e sono rimasto sconvolto. Ho sentito che, in quei documenti, c’era una storia che andava raccontata. La storia di una moderna caccia alle streghe. IL SOSPETTO è il risultato di quella lettura.
- Thomas Vinterberg

La critica
"Il protagonista di Jagten (La caccia) di thomas Vinterberg: è un maestro d’asilo (il sempre più bravo Mads Mikkelsen) accusato di abusi sessuali (…) lo spettatore sa che è tutto falso, che la piccola ha voluto vendicarsi per un affetto che non ritiene sufficientemente ricambiato, ma tutti o quasi lo considerano colpevole, moltiplicando ostracismi e violenze. Vinterberg racconta un caso nemmeno tanto ipotetico. Vista la facilità con cui l’intolleranza esplode un po’ ovunque e lo fa con uno stile preciso e secco, senza tanti fronzoli o psicologismi, ma finisce per parteggiare un po’ troppo per il protagonista, accentuando l’empatia e l’identificazione per l’eroe ingiustamente accusato (quando finalmente reagisce con violenza alle continue umiliazioni, è scattato un applauso liberatorio), finendo così per togliere forza agli altri due temi che il film tocca: l’innocenza presunta dell’infanzia e i meccanismi sociali che innescano (e giustificano) le cacce alle streghe."
Paolo Mereghetti - "Il Corriere della sera"

"La caccia alle streghe esiste ancora. Anzi, nell’epoca dell’informazione in tempo reale, può diventare più efferata di un tempo. La preda, stavolta, è un uomo solo che sta cercando di rifarsi una vita dopo un difficile divorzio, il paesaggio di sfondo ha il gelido candore del Natale danese. L’accusa, infondata, è la più infamante che esiste. Lucas (Mads Mikkelsen) sarebbe un pedofilo, avrebbe molestato la figlia del suo miglior amico, Klara, una bambina bionda con gli occhi blu che pare uscita da un libro di favole. La comunità in cui vive fa quadrato intorno alla purezza della piccola, lo mette al bando, lo perseguita, lo annienta. Ma Klara ha semplicemente detto una bugia, come certe volte fanno sia i bambini che gli adulti (…) Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto (ma ce ne sono tanti simili ovunque) Jagten (La caccia), diretto da Thomas Vinterberg, è destabilizzante perché denuncia, nel più crudo dei modi, la forza della menzogna e la pulsione di violenza che coinvolge tutti gli individui, anche i più miti e onesti (…)"
Fulvia Caprara - "La Stampa"

"Vinterberg sta diventando molto bravo (secondo noi, la spariamo grossa, più di Von Trier). La caccia è un meccanismo infernale e molto astuto, che per 110 minuti ti fa stare in ansia ininterrottamente (…) Vinterberg e il suo fantastico attore Mads Mikkelsen, spiegano di essersi ispirati a fatti di cronaca (purtroppo a volte i bambini mentono, e dimostrarlo è molto difficile) ma di aver voluto comporre un racconto immaginario sulla perdita dell’innocenza."
Alberto Crespi - "l'Unità"

Premio per la miglior interpretazione maschile (Mads Mikkelsen) e premio della giuria ecumenica al 65mo Festival di Cannes (2012).

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21 novembre 2012
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