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Influenza A: ancora un morto in Sicilia, questa volta a Siracusa

Morto un trentaquatrenne ricoverato da dieci giorni nel reparto rianimazione dell'Umberto I

24 novembre 2009

Prima vittima a Siracusa per il virus dell'influenza A H1NI: Un uomo 34 anni è deceduto nella notte tra domenica e lunedì nell'ospedale Umberto I di Siracusa. L'uomo era affetto da alcune patologie e sembra fosse obeso e diabetico. La morte, da quanto si apprende, è avvenuta per alcune complicanze. Il paziente era stato ricoverato nel reparto di rianimazione dieci giorni fa per un'insufficienza respiratoria.
Altri due decessi sonos tati registrati ieri in Sicilia e sempre legati all'influenza A. Una donna di 45 anni, residente nel quartiere Monserrato ad Agrigento, è morta domenica pomeriggio dopo essere stata ricoverata poche ore prima, in condizioni critiche, all'ospedale San Giovanni di Dio. Era risultata positiva al test dell'influenza A ed era affetta da gravi patologie croniche: il decesso sarebbe stato determinato da gravi complicazioni respiratorie.
Un'altra donna quarantenne è morta tra sabato e domenica nell'ospedale Umberto I di Enna dov'era stata ricoverata affetta dal Virus A. Soffriva di altre patologie. I medici aspettano ancora i risultati del tampone per l'individuazione del virus. Sempre nell'Umberto I è stato ricoverato un anziano di Nicosia (Enna) affetto dal nuovo virus.

Intanto nell'Azienda sanitaria provinciale di Catania continua il percorso di informazione e formazione per far fronte al fenomeno della pandemia influenzale: il direttore generale Giuseppe Calaciura ha comunicato che da ieri, lunedì 23 novembre, è attivo il Corso di aggiornamento E.C.M. (Educazione continua in medicina) "Emergenza H1N1: iniziative per il contenimento della pandemia", organizzato dall’Unità operativa Formazione - responsabile Beatrice Leonardi - attraverso il coordinamento del capo distretto CT1 Emma Pulvirenti, del componente dell’Unità di Crisi Aziendale dott. Mario Cuccia e del dirigente medico Patrizia Settanni - e con la collaborazione dell’Unità operativa Formazione dell’Ospedale "Gravina" di Caltagirone. A presiedere il corso il direttore sanitario dott. Domenico Barbagallo.
Nell’ambito delle attività dell’Ucap - Unità di crisi aziendale per la Pandemia influenzale – istituita lo scorso settembre dall’Azienda provinciale etnea, rientra il piano di formazione degli operatori sanitari: "Il Corso - ha spiegato il direttore Barbagallo - nasce allo scopo di aggiornare il nostro personale specializzato riguardo alle disposizioni normative, ai rischi, e alle modalità di prevenzione e controllo, che è necessario adottare e far adottare per arginare al meglio la nuova epidemia influenzale". L’attività formativa si rivolge ai medici e agli infermieri che operano nei Pronto Soccorso e nei settori di Medicina interna, Anestesia e Rianimazione; ai medici di famiglia, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale; e infine al personale del comparto ruolo sanitario che opera nelle diverse articolazioni ospedaliere. "Attraverso questa iniziativa realizzeremo la formazione gratuita di 2.200 operatori tra medici e altri sanitari – ha aggiunto Barbagallo – grazie ad un notevole supporto organizzativo, abbiamo stilato un calendario fitto di appuntamenti: i partecipanti, in caso di impossibilità a frequentare nel proprio distretto, potranno inoltre presentarsi nelle altre sedi didattiche, in particolare a Paternò, Adrano, Bronte ed Acireale".
Ed è su questa strada che l’Asp Catania prosegue nel coordinamento delle attività di vaccinazione: "L’azienda sanitaria provinciale - ha spiegato Calaciura - ha incrementato il numero delle sedi distrettuali presso cui vaccinarsi. Continuiamo anche nella promozione della campagna informativa 'Non lasciamoci influenzare', in collaborazione con l’assessorato regionale alla Sanità, per un’informazione corretta e puntuale".

Dal bollettino del Ministero della Sanità: 76 vittime in Italia - Secondo il bollettino del Ministero della Salute, diffuso ieri pomeriggio, le vittime legate alla nuova influenza A in Italia sono 76.
Si tratta di tutti i casi "per i quali le autorità sanitarie regionali hanno confermato l'accertamento dell'infezione da nuovo virus A/H1N1. Tutti i soggetti, tranne tre, presentavano gravi patologie pregresse" ha precisato il dicastero. Notizie di un numero maggiore di casi "si riferiscono a pazienti deceduti per i quali viene posto il sospetto che abbiano avuto tale infezione, ma i risultati delle indagini di laboratorio per la conferma sono ancora in corso».
La percentuale delle vittime correlate all'influenza A è dello 0,003 per cento dei malati, contro lo 0,2 per cento di quelle della normale influenza. In base ai dati Influnet della 46° settimana (9-15 novembre) i casi di influenza settimanali stimati sono circa 752mila, che sommati ai casi registrati settimanalmente dall'inizio della sorveglianza (19 ottobre) danno un totale di 2.306.000 casi.
Le Regioni dove si registra la più ampia diffusione del virus sono le Marche con un incidenza del 2,9 per cento seguite da Emilia Romagna (1,8), Lazio (1,7), Abruzzo (1,6) e Campania (1,6). I più colpiti sono bambini e adolescenti, da zero a 14 anni, con un'incidenza pari al 3,6 per cento (2,6 nei più piccoli da zero a 4 anni e 4,2 per cento dai 5 ai 14). Tra i giovani e gli adulti dai 15 ai 64 anni l'incidenza dell'influenza è dello 0,7 per cento mentre tra persone dai 65 anni in su è lo 0,1 per cento. Le Regioni, inoltre, hanno segnalato fino ad oggi al ministero 496 ricoveri in ospedale per complicanze, di cui 248 che richiedono cure di alta specializzazione e assistenza respiratoria: una quota pari allo 0,01 per cento del totale stimato delle persone che hanno contratto la nuova influenza A.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, ANSA, Asp Catania]

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24 novembre 2009
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