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Italia-Croazia: i commenti

10 giugno 2002
I commenti del dopo Italia-Croazia partono come prevedibile dai due gol - apparentemente regolari - annullati agli azzurri. E qualcuno tira immediatamente in ballo il vecchio discorso dei rapporti tra la nostra Federazione e la Fifa e della presunta scarsa tutela di cui il calcio italiano godrebbe a livello internazionale.

''Non lo so se siamo poco protetti - dice da parte sua Giovanni Trapattoni - Forse è così, non so, comunque a vedere la partita c'era anche il presidente della Fifa, Sepp Blatter. Sono considerazioni che ad ogni modo non mi competono. Io mi limito a guardare l'aspetto tecnico e ho visto che abbiamo creato ottime occasioni sfumate per un soffio".

"Nel primo tempo era forse giusto un risultato equilibrato - prosegue il tecnico azzurro - ma nel secondo abbiamo creato le occasioni per pareggiare e anche vincere. L'importante comunque ora è non demoralizzarci e far bene nella prossima partita in cui non dobbiamo ripetere gli errori di oggi''.

Per quanto riguarda le perplessità relative all'assenza del presidente federale, Franco Carraro, rimasto in Italia, il ct ha replicato: ''Qui c'è tutto lo staff federale e poi ci sono il telefono, i fax, gli sms''. Comunque per Italia-Messico, giovedì, Carraro ci sarà: la data del suo arrivo è stata fissata dopo la sconfitta con la Croazia.

Il capo della delegazione italiana ai Mondiali, Raffaele Ranucci, torna invece a parlare di arbitraggi: "Nessun passo formale della Federcalcio in merito a Italia-Croazia, ma se riterremo di dover dire qualcosa, lo diremo nelle sedi opportune''. Ranucci racconta anche di essersi recato nello spogliatoio dell'arbitro per chiedergli gentilmente i motivi per l'annullamento dei due gol: ''Mi ha risposto che nel primo caso c'era il fuorigioco di Vieri e nel secondo una trattenuta di Inzaghi''.

Durissimo Vieri
Christian Vieri è durissimo. ''L'arbitro mi ha detto che è stato il guardalinee ad annullare i due gol. Io penso che a un mondiale servano arbitri professionali, arbitri bravi, non dei dilettanti. Mi aspettavo un arbitro di serie A, non di serie B o dell'Interregionale''.

''L'arbitro - spiega Pippo Inzaghi - mi ha detto che ho fatto io il fallo su Simic. Invece è Simic che mi ha trattenuto. Era regolare. Ma Poll mi ha spiegato che la rete l'ha annullata il guardalinee''.

Vieri comunque l'aveva detto già venerdì di fare attenzione perchè c'era il rischio di fare brutte figure: ''L'ho detto perché non è un anno che gioco al calcio. Certe cose si sentono. Sapevo che la Croazia era forte e che ci poteva mettere in difficoltà. Per questo ho parlato così. Abbiamo pagato dieci minuti di... non so nemmeno io come definirli. La Croazia ha fatto un tiro e mezzo in porta e due gol".

"Peccato - sottolinea il bomber dell'Inter - perché dopo l'1-0 ho pensato che avremmo potuto prenderci qualche giorno di riposo. E invece saranno cinque giorni di sofferenza. Andiamo alla guerra''. ''E' stata una partita difficile - ammette Vieri - abbiamo rischiato poco poi c'é stata una sorta di blackout. E quei due gol strani. Ma abbiamo saputo reagire. C'è stato il palo di Totti, i gol, regolari, e un sacco di corner''.

Le facce sono scure. La sensazione che la nazionale si sia cacciata in un mare di guai è forte. ''Ora si deve per forza battere il Messico'', ribadisce Inzaghi, sapendo peraltro che molto dipenderà anche dal risultato di domenica tra Messico e Ecuador.

Ce la farà l'Italia a passare il turno? ''Credo che abbiamo il 50 per cento delle possibilità di farcela'', risponde Vieri.

Vieri a fine partita: delusione e rabbia   
Francesco Totti non nasconde l'amarezza: "A un certo punto era da andare a farsi benedire...". Il capitano della Roma non è andato a protestare dalla terna arbitrale a fine gara perché "a quel punto non serviva parlargli, aveva già fischiato".

Dopo aver sottolineato che di botte ne ha prese tante, Totti ha manifestato tutta la sua rabbia per quella punizione che non è entrata: "E' stato destino, anzi, una maledizione". E ora? "E ora non ci resta che aspettare Messico-Ecuador: tifo Ecuador, naturalmente. Non dobbiamo farci atterrare dalla botta, anche e è come se non avessimo fatto nulla con l'Ecuador".

Tra i difensori azzurri si cerca una spiegazione a quegli errori che hanno propiziato entrambe le reti croate. E poi si fa l'analisi delle prospettive. Il più pessimista è Fabio Cannavaro: "Adesso siamo messi male". Il più autocritico Marco Materazzi: "Il secondo gol croato, in realtà, è un mio autogol perché ho deviato con la punta del piede il tiro di Rapaic e ne è venuta fuori una strana traiettoria che ha ingannato Buffon". Sul primo gol, quello di Olic, nel reparto difensivo italiano circolano versioni diverse.

Autocritico anche Gianluca Zambrotta: "Avevamo la partita in mano ma abbiamo sbagliato a non gestire il risultato cercando invece il secondo gol".

La situazione di Nesta
Un'altra tegola che sabato si è abbattuta sulla nazionale italiana è quella dell'infortunio di Alessandro Nesta. Il difensore è in forte dubbio per la terza e decisiva partita del girone, mercoledì prossimo contro il Messico, per una ''metatarsite acuta'' alla pianta del piede sinistro.

''Ce la metteremo tutta per recuperarlo ma per la mia esperienza è difficile'', ha detto il professor Andrea Ferretti, medico della nazionale. La prima diagnosi esclude fratture, si tratterebbe solo di una forte contusione ma il dolore è forte e comunque saranno gli accertamenti di domenica a Sendai a dire l'ultima parola.

''Ho sentito una fitta alla pianta come se mi fosse entrato un tacchetto nel piede - ha raccontato Nesta - ho chiesto quattro volte all'arbitro di fermare il gioco e niente: cosa dovevo fare, la scena?''.

Il commento di Jozic
''Abbiamo messo il cuore e l'anima in questa partita. Sapevamo che dovevamo riorganizzarci, l'abbiamo fatto ed è andata bene''. Esulta il ct della Croazia, Mirko Jozic, commentando a caldo il successo sull'Italia.

Soddisfazione ed euforia anche tra i giocatori, protagonisti in campo. ''Non avevamo niente da perdere - ha detto Robert Jarni -abbiamo giocato il tutto per tutto, senza paura degli italiani''.

''E' stato molto difficile marcare Totti - ha aggiunto Stjepan Tomas - ero concentrato al 100 per 100. Tutta la squadra ha giocato bene e abbiamo dimostrato di avere un carattere contro una squadra di campioni''.

Fonte: Cnn

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10 giugno 2002
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