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L'innocenza di Saif al-Islam e l'atomica libica

Mentre il figlio del Colonnello si dichiara innocente, il premier del Cnt annuncia il ritrovamento di presunti ordigni nucleari

31 ottobre 2011

Saif al-Islam Gheddafi, il figlio di Muammar Gheddafi, ha fatto sapere al Tribunale penale internazionale (Cpi) di essere innocente, riguardo all'accusa di crimini contro l'umanità che gli è stata rivolta. Lo ha riferito il procuratore capo del Cpi, Luis Moreno-Ocampo.
Saif al Islam vuole capire cosa accadrà se si consegnerà, si farà processare e verrà riconosciuto innocente, ha spiegato Moreno-Ocampo, che nei giorni scorsi aveva rivelato "colloqui informali" del Tribunale penale internazionale per la resa di Saif al-Islam Gheddafi. Moreno-Ocampo, riporta il sito web in arabo della Bbc, ha precisato che i contatti avvengono attraverso intermediari ed è tramite questi emissari che il delfino di Gheddafi si è dichiarato innocente. Il 27 giugno scorso la Corte dell'Aja ha emesso un ordine di arresto internazionale contro Saif al-Islam e l'ex capo dell'intelligence militare libica Abudullah al Senussi per crimini contro l'umanità (LEGGI).

"Ci sono persone legate a lui che sono in contatto con persone legate a noi, pertanto non abbiamo relazioni dirette. Tutto avviene tramite intermediari - ha detto il procuratore capo del Cpi - Ma abbiamo molta fiducia nella persona coinvolta da parte nostra nei contatti. Lui dice di essere innocente, dice che dimostrerà di essere innocente ed è interessato alle conseguenze". "Dice di essere innocente e che dimostrerà ai giudici la sua innocenza e quindi è più preoccupato per cosa potrebbe accadere dopo, se dovesse essere assolto dalla corte - ha detto ancora Moreno-Ocampo - Pertanto gli abbiamo spiegato il funzionamento legale, non facciamo accordi, perché abbiamo prove contro di lui". "Gli stiamo spiegando il meccanismo legale - ha precisato - e il suo diritto alla difesa".
Il timore del Cpi è però che Saif al-Islam Gheddafi possa continuare a fuggire. "Abbiamo informazioni secondo cui c'è un gruppo di mercenari che sta cercando di aiutarlo a spostarsi in un altro Paese, pertanto stiamo cercando di impedirlo", ha detto il procuratore capo del Tribunale penale internazionale, sottolineando che la corte "sta lavorando con alcuni Paesi per riuscire a bloccare questo tentativo". "Sappiamo che ha valutato diverse opzioni - ha continuato - e vorremmo aiutarlo ad arrendersi".

Intanto il primo ministro dimissionario del Cnt, Mahmoud Jibril, ha reso noto che in Libia sono stati trovati ordigni nucleari. Parlando alla rete televisiva Al Arabiya, l'esponente del Consiglio nazionale di transizione ha aggiunto che entro qualche giorno sarà l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Iaea) dell'Onu a fornire maggiori particolari sugli ordigni trovati.
Una dichiarazione arrivata a 24 ore dallo scadere della missione Nato in Libia, mentre si sta lavorando per mettere assieme una coalizione di volenterosi che dia supporto al Cnt una volta che l'Alleanza si sarà disimpegnata e mentre, secondo la denuncia di Human Rights Watch, è allarme vendette tra fazioni finora contrapposte con rappresaglie e inevitabili spargimenti di sangue.

Muammar Gheddafi aveva rinunciato ufficialmente alle armi atomiche nel 2004 riallacciando i rapporti con l'Occidente, aprendo alle ispezioni della Agenzia. In quell'occasione furono trovate solo prime realizzazioni di strutture per produrre ordigni nucleari.
Per rientrare a pieno titolo nella comunità internazionale e per evitare ulteriori azioni della Nato e degli Usa, Gheddafi acconsentì ufficialmente alla distruzione di tutte le strutture destinate alla produzione futura di ordigni atomici. L'annuncio di Jibril, se confermato dall'Aiea, sarà l'ennesima scoperta di informazioni false fornite dal regime del raìs alla comunità internazionale. Il ritrovamento di ordigni nucleari, sempre se confermato, servirà anche ad accertare se Gheddafi possa aver fornito a organizzazioni terroristiche il materiale per realizzare bombe "sporche" o, addirittura, vere e proprie armi nucleari. Inoltre, l'analisi delle bombe che sarebbero state ritrovate secondo Jibril permetterà di risalire ai fornitori del materiale nucleare necessario alla fabbricazione.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Aki, Repubblica.it]

 

 

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31 ottobre 2011
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