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L'Italia in Afghanistan. Esplosione la notte scorsa al passaggio di una pattuglia di militari italiani

14 dicembre 2006

Afghanistan - Operazione ''ISAF IX'' Italfor XIV - Kabul
- Cellula Pubblica Informazione -

ESPLOSIONE AL PASSAGGIO DI UNA PATTUGLIA ITALIANA
Kabul, 13 dicembre 2006  - Questa sera alle ore 24:00 ora locale, durante un'attività di pattugliamento del BG 3 (unità di manovra) del Contingente Nazionale a Kabul, c'è stata un'esplosione al passaggio di una pattuglia italiana composta da due veicoli PUMA VBL 6x6.
L'esplosione è avvenuta alla periferia a sud di Kabul, sulla strada che conduce alla località di Chahar Asiab.
Non ci sono stati feriti e nessun mezzo è stato danneggiato.
Si presume un ordigno posizionato sul ciglio esterno della strada.

Capitano Luigi Usai
Portavoce del Contingente Nazionale a Kabul
International Security Assistance Force in Afghanistan

Dall'Iraq l'esercito italiano ha portato via fino all'ultimo uomo. La missione ''Antica Babilonia'' è terminata. Ma l'Italia in ''missione di pace'' in mezzo alle guerre è ancora presente in Libano e in Afghanistan. In entrambi i Paesi la situazione è molto tesa, e i militari operanti in questi territori stanno quotidianamente a vivere sul filo del rasoio: in Libano con le proteste sempre più frequenti degli Hezbollah, a Kabul, in Afghanistan, con la minaccia sempre viva degli attacchi terroristici orditi dai Talebani.
Per fortuna,  l'attacco di stanotte non ha dato altri lutti al nostro Paese, ma l'Italia rimarrà a lungo in Afghanistan...

Non saranno inviati ulteriori contingenti ma nemmeno avverrà il ritiro: la presenza militare italiana (che conta quasi duemila militari) ''deve essere mantenuta'', ha detto all'inizio di dicembre il ministro degli Esteri Massimo D'Alema. ''La Comunità internazionale non può lasciare l'Afghanistan al controllo dei Talebani, anche se questo richiederà una presenza significativa e per un tempo non breve''.
Insomma, l'Italia in Afghanistan, vestita di Nato, ''non modifica i compiti assunti'', e di fronte ai ''casi di emergenza'' i nostri soldati potranno infrangere il divieto di partecipare ad azioni di combattimento.

Intanto la Nato ha annunciato oggi di aver compiuto un raid aereo contro un ''posto di comando dei talebani'' nel Sud dell'Afghanistan, facendo un numero indeterminato di vittime. Un portavoce dell'Isaf a Kandahar, Jason Chalk, ha detto che il raid ha fatto ''un certo numero di vittime fra i comandanti talebani''. Nonostante l'attacco sia stato definito ''chirurgico'', lo stesso portavoce ha ammesso: ''Non possiamo essere sicuri al 100% che dei civili non si trovassero in quel posto con i talebani''.
Stamane ha inoltre avuto luogo un altro attentato suicida, che ha ucciso almeno due persone nel Sud dell'Afghanistan. Ne ha dato notizia la polizia. L'attentato, nella città di Qulat, capoluogo della provincia di Zabul, è stato compiuto subito dopo il passaggio di un convoglio di guardie presidenziali che rientravano a Kabul dopo una visita di Hamid Karzai appunto nel sud e che secondo residenti sarebbero state il bersaglio dell'attacco.

 

 

 

 

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14 dicembre 2006
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