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L'Osservatorio dei Beni Culturali ed Ambientali dell'Etna

dove far confluire progetti di sviluppo e valorizzazione del territorio

03 maggio 2003
Costituire un ''osservatorio comprensoriale permanente dei Beni Culturali ed Ambientali'', per valorizzare e unificare i progetti di sviluppo turistico e culturale legati alle vaste risorse del territorio che coinvolge il cono settentrionale dell'Etna, sfruttando le normative che mirano all'utilizzo delle risorse inserite in Agenda 21.
Questo il progetto proposto dal Comune di Maletto (CT), che ha subito trovato nell'Associazione ''Siciliantica'' e nell'Università di Reggio Calabria i due partner fondamentali.

Il territorio interessato parte da Adrano e, percorrendo le falde dell'Etna interessa tutti i Comuni del versante nord del vulcano fino a Fiumefreddo di Sicilia. Per questo i rappresentanti dei Comuni interessati, della Provincia regionale di Catania e del Parco dell'Etna, anch'essi coinvolti, si sono già riuniti a Maletto per discutere e firmare il protocollo d'intesa.

''Siciliantica - afferma il sindaco di Maletto - assieme al Dipartimento delle scienze ambientali di Reggio Calabria intendono creare questo 'osservatorio dei Beni culturali' per fornire a questo vasto territorio uno strumento giuridico e culturale dove far confluire i progetti di sviluppo e valorizzazione del territorio''. ''Il territorio interessato – ha riferito il presidente provinciale di Siciliantica - ha delle omogeneità dal punto di vista dei Beni culturali, e se si riesce ad individuare alcuni progetti da far finanziare riusciremo a creare un pacchetto turistico e culturale di grande valore. Penso - prosegue - al Parco archeologico che riguarda la zona di Bronte, Maniace, Maletto e Randazzo, che non abbiamo potuto mai realizzare perché i finanziamenti finiscono sempre a Catania o nei grandi centri. Penso all'itinerario dei Castelli, al Parco dell'Acqua, che accomuna tutto quello che di ambientale esiste fra il Simeto e l'Alcantara che sono le vie che hanno condotto la civiltà fino a queste terre, al Parco letterario, per mettere in evidenza il Mito dell'Etna, e soprattutto al Polo turistico nel versante nord del vulcano, per garantire attività ludico sportivo in un area ricca di attività culturali''.

In tutti i Comuni vi sono delle peculiarità che se inserite in un circuito potranno offrire un pacchetto che trasformerà in stabile un turismo che fino ad oggi è stato solo mordi e fuggi.


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03 maggio 2003
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