Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

L'Ue blocca per la Sicilia la riprogrammazione dei fondi comunitari di Agenda 2000

La Regione siciliana attuerà il documento anche senza il parere di Bruxelles

16 giugno 2004

All'inizio di maggio la proposta di riprogrammazione del Por Sicilia 2000-2006 presentata dal Governo Regionale ha trovato un esito positivo presso la Commissione Europea dell’Ars.
Ad illustrare lo strumento di pianificazione e delle priorità degli investimenti, in Sicilia, dei fondi di Agenda 2000 è stata l'Autorità di gestione dei fondi strutturali, Gabriella Palocci.
Dalla Commissione sono comunque arrivate alcune proposte di modifica o integrazione del Por. In particolare sulla strategia è stato proposto di rafforzare gli interventi a carattere territoriale sostenendo direttamente ed indirettamente l’esperienza dei Pit (Progetti integrati) i cui livelli decisionali devono essere mantenuti il più possibile, vicino ai sistemi locali.

Nel merito dell’Asse II sui "Beni Culturali", secondo la Commissione Ce "occorre reinterpretare l'Asse prevedendo e garantendo l’elaborazione di azioni e di iniziative che, sin dalla fase progettuale, siano concepite e finanziate come distretto o cluster culturale e che non impediscano il principio dell’integrazione su scala territoriale". La Commissione ha anche proposto di rafforzare le azioni in favore dell’agriturismo e dello sviluppo integrato territoriale, per favorire la crescita locale sostenibile in ambiente rurale, migliorando allo stesso tempo la qualità della vita.

Infine dalla commissione è arrivata la richiesta di un maggiore approfondimento delle problematiche che riguardano il project financing e l’apporto del capitale privato in virtù di una delle finalità principali del Quadro Comunitario di Sostegno, ossia la massimizzazione del coinvolgimento del settore privato nel finanziamento e nella gestione degli interventi.

All'inizio di Giugno la situazione però si complica e si ha avuto da una parte la Commissione europea che si rifiuta di esaminare il nuovo complemento di programmazione (Cdp) dei fondi comunitari di Agenda 2000, dall'altra la Regione siciliana che attuerà il documento, anche se privo del parere di Bruxelles.
La polemica corre via e-mail. In una missiva alla responsabile per la Sicilia della programmazione Gabriella Palocci e ai componenti del Comitato di sorveglianza sul Piano operativo regionale (Por), il commissario europeo Jaime Hevia Ruiz, direttore generale per le politiche regionali, avverte la Regione che "la Commissione ritiene preferibile non avviare la procedura di analisi del complemento di programmazione" notificato a Bruxelles lo scorso 4 giugno.

"La commissione - spiega il commissario Ruiz - sta esaminando le modifiche o le revisioni al al Por e solo dopo darà il parere sul nuovo Cdp, dato che questo è uno strumento attuativo del Por». Palocci replica al commissario Ruiz che «il mancato avvio della procedura di analisi attiene alla responsabilità propria di codesta Commissione" e avverte che "l'Autorità di gestione, avendo adempiuto agli obblighi previsti dall'art. 34 del regolamento (Ce) 1260/99 può procedere all'attuazione del complemento".

Con il nuovo Cdp, approvato dalla giunta di governo e dal Comitato di sorveglianza sul Por Sicilia, la Regione ha accorpato e soppresso alcune misure, distribuendo nei vari assi la premialità riconosciuta da Bruxelles per aver rispettato tempi e tetti di spesa, per un ammontare di oltre 400 milioni di euro.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

16 giugno 2004
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia