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La California d'Europa

Crocetta parla all'Ue, mentre dalla Regioni si sbloccano i primi fondi per i comuni in difficoltà

14 novembre 2012

"Non perderemo i fondi europei di cui Bruxelles contesta alla Regione la rendicontazione". Parola del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che ha partecipato a una conferenza stampa tenuta al Parlamento europeo assieme al capodelegazione Pd, David Sassoli, e al capogruppo S&D, Hannes Swoboda, prima di incontrare il Commissario europeo per gli Affari regionali, Johannes Hahn.
La Sicilia vuole essere "la California d'Europa", una terra di eccellenza per gli investimenti produttivi, un modello di rigore e lotta alla mafia. Ma l'Unione europea deve favorire il flusso dei fondi e possibilmente cambiare i meccanismi di cofinanziamento. E' questa l'immagine della Regione e la proposta per l'Europa che Crocetta, vuole portare a Bruxelles.
L'ormai ex eurodeputato ha ricordato di aver "già fatto una spending review che già dopo il primo giorno dà un miliardo di euro di risparmi senza toccare lo stato sociale ma combattendo gli sprechi". Citando alcuni esempi, Crocetta ha parlato anche di "un ufficio stampa della Regione a Bruxelles da 15.000 euro al mese, che tornerà subito a casa".

Intanto, la Regione ha sbloccato i primi 95 milioni di euro per i comuni nell'ambito del piano di ripianamento del buco da 500 milioni di euro creato nel sistema di gestione dei rifiuti. I fondi appena assegnati sono vincolati alla copertura dei debiti che gli enti locali hanno con gli Ato rifiuti. Le disposizioni sono contenute in una circolare firmata dal ragioniere generale Biagio Bossone e dai dirigenti Luciana Giammanco e Marco Lupo.
L'operazione in soccorso dei comuni era stata annunciata dal presidente Crocetta nel giorno del suo insediamento, sabato scorso.
Ai comuni, secondo la circolare, saranno assegnate risorse per i prossimi cinque anni e gli enti locali dovranno restituirle in vent'anni. La Regione invierà commissari ad acta in quei comuni i cui consigli non approveranno il piano di rientro dal debito con la contestuale copertura integrale dei costi di servizio di gestione integrata dei rifiuti. Nel caso in cui il comune utilizzasse le anticipazioni per finalità diverse la Regione recupererà i fondi tagliando i trasferimenti ordinari all'ente inadempiente.
La prima tranche di 95 milioni è stata recuperata da due capitoli del bilancio del 2012: 50 milioni dal capitolo relativo a interventi a favore dei comuni per il ripianamento dei debiti col sistema dei rifiuti e 45 milioni dal fondo di rotazione in favore degli Ato per la copertura delle spese di gestione integrata dei rifiuti in caso di temporanea difficoltà.

Nella circolare è specificato che per quanto riguarda il primo capitolo la disponibilità è garantita sia per quest'anno sia per gli anni successivi; per il secondo capitolo, invece, la disponibilità finanziaria è per l'esercizio in corso, mentre "ulteriori somme, a valere su quest'ultimo capitolo - si legge nel provvedimento - potranno essere assegnate per gli anni successivi con apposito provvedimento di legge".
In sostanza, il governo dovrà portare all'Ars una norma per finanziare il fondo di rotazione creato per la gestione degli Ato e da cui adesso saranno attinte le risorse da destinare ai comuni che a loro volte dovranno utilizzarle per pagare il debito accumulato proprio nei confronti degli Ato, che non riceveranno più fondi in quanto la gestione del sistema dei rifiuti sarà a carico delle amministrazioni locali.

E ancora, sono in arrivo sei milioni di euro per i Comuni in difficoltà. Il dirigente generale del dipartimento delle Autonomie locali, Luciana Giammanco, ha firmato il decreto di riparto del contributo straordinario di 6 milioni circa ai comuni che versano in particolari condizioni di disagio per l'attuazione di progetti di risanamento o di sviluppo economico e sociale. Sono risorse del Fondo delle autonomie in favore dei comuni per il 2010, che andranno a cofinanziare i progetti presentati dai Comuni e ritenuti ammissibili da una commissione tecnica. Una parte dei progetti dovrà essere finanziata anche dai Comuni interessati.
In particolare, sono 662.771 euro per 40 comuni della provincia di Agrigento, 354.814 euro a 21 comuni della provincia di Caltanissetta; 900.036 euro a 54 comuni della provincia di Catania; 272.828 euro a 17 comuni dell'Ennese; 1.659.444 euro a 101 comuni della provincia di Messina; 1.286.961 euro a 78 comuni della provincia di Palermo; 202.641 euro a 12 comuni della provincia di Ragusa; 287:932 euro a 17 comuni del Siracusano e 387.568 a 23 comuni della provincia di Trapani. Il decreto e i relativi allegati saranno pubblicati sul sito internet dell'assessorato.

[Informazioni tratte da ANSAGdS.it, Lasiciliaweb.it]

 

 

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14 novembre 2012
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