La Regione, i buoni-scuola, l'una tantum e... le orecchie da mercante
Non si tratta del titolo dell'ultimo film di Peter Greenaway, ma del classico effetto della burocrazia
Negli uffici della Regione siciliana i telefoni squillano a vuoto.
Sono decine i genitori che vorrebbero chiedere notizie sullo stato delle pratiche per ottenere i contributi regionali destinati a chi ha iscritto i figli nelle scuole paritarie o in quelle statali, ma all’altro capo del telefono non trovano nessuno.
E così, un papà si è rivolto al quotidiano il Giornale di Sicilia.
Il direttore dell'assessorato regionale alla Pubblica istruzione, Marco Aurelio Lo Franco, vedendo scendere in campo la stampa ha subito risposto: "Siamo subissati di telefonate! Aumenterò il personale addetto a rispondere".
Il direttore ha inoltre giustificato il disagio spiegando che ad accrescere i disagi ha contribuito il blocco al sito internet che ha provocato un problema anche alla linea telefonica ad esso collegato.
Senza voler condannare nessuno, però c'è da notare che ormai a far muovere le cose ci può soltanto l'effetto "Striscia la notizia", e questo, come diceva er pantera, non è bello...