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La Sicilia come punto focale dell'Unione Europea

Dall'incontro tra il ministro degli Esteri Franco Frattini e il Governatore Raffaele Lombardo

16 dicembre 2008

Rafforzare la collaborazione tra Ministero degli Esteri e Regione Siciliana per l'internazionalizzazione del territorio e della sua economia, oltre che per l'attrazione di investimenti in Sicilia. Questo l'obiettivo dell'incontro avvenuto ieri tra il Ministro degli Esteri, Franco Frattini e il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, prima dell'apertura ufficiale dei lavori a Taormina dell'"Olive Group", la riunione informale dei dieci ministri degli Esteri dei paesi mediterranei dell'Unione europea, nato su iniziativa italiana [LEGGI].

Tra Farnesina e Regione Sicilia, dunque, si deve attuare quella "cooperazione rafforzata", nuovo paradigma per agire assieme in settori e programmi specifici di impatto concreto e verificabile, che per il Ministero è "azione faro", cui partecipano tutte le direzioni generali, coordinate dalla nuova "Unità per il Sistema Paese e le Autonomie Territoriali" della Segreteria Generale. Un'iniziativa - sottolineano dal Ministero degli Affari Esteri - che si vuole espressione della volontà profonda di cooperazione e facilitazione di processi che il Ministero vuole sempre più tradurre in benefici evidenti per la promozione dei valori e degli interessi del Sistema Italia.
La cooperazione rafforzata con la Sicilia, così come quelle avviate con la Campania e, presto, anche con il Friuli Venezia Giulia si inserisce nel nuovo capitolo di "più fruttuosi rapporti tra Governo e Regioni" che si potrà aprire dopo l'avallo politico da parte della Conferenza Stato-Regioni del 18 dicembre prossimo dell'Intesa, recentemente chiusa a livello tecnico dopo un lungo negoziato, tra il MAE (con MISE e PDC-DAR) e, appunto, le Regioni.

"Quello di oggi - ha spiegato il responsabile della politica estera del nostro Paese - è il primo di una serie di incontri con le regioni italiane. Noi pensiamo che la politica estera dell'Italia debba avvalersi del contributo fondamentale delle regioni. Ho cominciato dalla Sicilia perchè è una regione che sul Mediterraneo può e deve svolgere un ruolo da protagonista".
Il ministro Frattini ha inoltre sottolineato la volontà di istituire una banca per lo sviluppo Euromediterraneo e di un'agenzia per la piccola e media impresa, una delle quali potrebbe avere sede proprio nell'Isola. "La Sicilia è matura per ospitare una di queste istituzioni".
Il ministro ha anche auspicato "uno sviluppo delle infrastrutture e la realizzazione di un forum annuale sull'Euromediterraneo a cui invitare anche i paesi del Golfo", così che l'area di libero scambio euromediterranea del 2010 "possa trasformarsi in realtà e non rimanere solo sulla carta".

Per il presidente Raffaele Lombardo "c'è la necessità di attrezzare la Sicilia per svolgere meglio il  ruolo di piattaforma avanzata dell'Europa verso la frontiera sud, investendo di più su di essa e sulle frontiere mediterranee". "Ci sono le condizioni - ha aggiunto Lombardo - per svolgere un ruolo importante per l'Europa e l'Italia nell'ambito della politica euro-mediterranea. Per rafforzare la vocazione mediterranea dell'Italia, la Sicilia da ora in poi parteciperà  ai negoziati  e alle decisioni legislative dei consigli dei ministri Europei nell'ambito della delegazione Italiana". "Chiediamo con forza la revisione dell'atteggiamento dell'Ue sulle norme che impediscono una fiscalità differenziata, che sia più coerente con gli obiettivi di coesione, anche all'interno degli Stati membri. C'è poi la rivendicazione all'Ue della nostra Regione, attraverso il governo nazionale, della decisione di realizzare immediatamente l'intero "corridoio 1 Berlino-Palermo", con la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina e della tratta ferroviaria ad alta capacità 'Messina-Catania-Palermo', con la conseguente richiesta del contributo comunitario rapportato al miglioramento dei collegamenti transfrontalieri esterni, con il Nord Africa  e l'Oriente, che tali grandi opere consentono".

"Occorrono anche strumenti - ha proseguito il presidente - come la Banca per lo sviluppo Euromediterraneo e l'Agenzia per la micro e la media impresa, già proposte da Italia e Spagna. Abbiamo raggiunto l'intesa sull'organizzazione di un incontro periodico tra tutte le Regioni che si affacciano nel Mediterraneo, da riunire in quello che si potrà chiamare il Club di Palermo".
"La Sicilia poi sarà sede dell'Osservatorio del Mediterraneo, che permetterà di ospitare a Palermo una sua proiezione avanzata verso il Mare Nostrum. Altra iniziativa sarà l'istituzione del 'Premio Al Idrissi'- il grande geografo medievale che capovolse la rappresentazione grafica delle due sponde - da assegnare ogni anno ad eminenti personalità mediterranee. Questo - ha concluso Lombardo - potrà consentirci di intessere rapporti più forti, non soltanto con il Marocco, ma anche con altri Paesi arabi della sponda Sud".
Il ministro Frattini, che ha condiviso la posizione del governo della Regione, dal canto suo ha assicurato che il Politecnico del Mediterraneo avrà il sostegno del governo italiano presso l'Ue.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Agenzia Internazionale Stampa Estero]

 

 

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16 dicembre 2008
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