La Sicilia del Cinema
Il cinema si riforma a livello nazionale, e alla 7a Arte va il compito di fare rinascere i Cantieri culturali alla Zisa di Palermo
Il ministro Urbani sostiene che "Questa passaggio non serve a favorire, come qualcuno temeva, i produttori più ricchi, che evidentemente hanno già avuto dal mercato il proprio riconoscimento. Piuttosto serve ad agevolare i produttori più solidi dal punto di vista artistico".
E mentre nel panorama della cinematografia nazionale accade tutto ciò, a Palermo viene affidato proprio al cinema il compito di far rinascere i bistrattati Cantieri culturali alla Zisa, e precisamente a quella Scuola nazionale del cinema (l’ex centro sperimentale) che sta per venire ad aprire proprio ai Cantieri culturali il suo corso dedicato alla documentaristica, una delle punte di diamante nell’offerta formativa nel settore: dodici posti in tutto. Palermo diventerà così il terzo polo dell’istituto: a Roma resta la fiction, a Torino l’animazione.
Sarà per aprile il primo bando per un numero un po' superiore di allievi, a giugno una sorta di pre-corso con selezione finale, a ottobre l’inizio del corso biennale. Si svolgerà tutto allo Spazio Nuovo, uno dei capannoni già restaurati in occasione del vertice Onu.
Gli ottocento metri quadrati, saranno la sede provvisoria della scuola nell’attesa che sia realizzata quella definitiva, sempre ai Cantieri, praticamente di fronte, nel grande padiglione oggi distrutto.
Tempi brevissimi, "per le attrezzature e gli arredi - assicura il consulente dell’archeologia industriale del sindaco, Mario Vigneri - potremo attingere ai finanziamenti disponibili per la sede definitiva, visto che si tratta di dotazioni che resteranno anche in futuro". Fondi cospicui, oltre dieci milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione.
In più c’è che il progetto della scuola del cinema porta con sé la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza (fondamentale, visto che i furti non sono mai mancati) e il recupero delle palazzine vicine all’ingresso secondario dei Cantieri e alla sede dell’associazione Ester Mazzoleni. Novità che fanno dire a Vigneri che "con queste opere il cerchio si chiude. Tutto l’ex mobilificio a quel punto sarà restaurato".