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La tragedia nel mare di Portopalo (SR). Fermati dalla polizia di Siracusa i due presunti scafisti

I fermati sarebbero originari della Liberia. Sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

10 agosto 2004

Sono stati fermati dalla polizia di Siracusa due dei 71 clandestini sopravvissuti alla tragica traversata dei giorni scorsi in cui sono morti 28 loro compagni, tra i quali un bambino di un anno. I due sono sospettati di essere gli scafisti della barca della morte, soccorsa nella notte tra sabato e domenica da una nave cargo al largo di Portopalo di Capo Passero, estrema punta meridionale della Sicilia.
I fermati sarebbero originari della Liberia: si tratta di Dom Kwame King, 35 anni, ed Anthony Sapona, 29 anni. Sono accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
La polizia di Siracusa ha anche individuato la base, in Libia, dove i clandestini hanno fatto tappa prima di imbarcarsi per l'Italia. Lo ha confermato il capo della squadra mobile, Gennaro Semeraro: "Dalle testimonianze raccolte - ha detto - siamo venuti a conoscenza della città di partenza. Non ne faccio il nome, perché ci sono indagini in corso".

Gli immigrati, tra i quali anche marocchini e palestinesi, si sono ritrovati nella città libica e vi hanno soggiornato per qualche tempo alloggiando in un capannone allestito dall'organizzazione di scafisti e poi, a gruppi di 15, sono stati condotti a imbarcarsi sul natante che è andato alla deriva due giorni dopo la partenza, quando il motore è andato in avaria. La barca è rimasta in balia del mare per sei o otto giorni, prima di essere avvistata dal mercantile tedesco "Zuiderdiep"
Il cargo, battente bandiera di Gilbiterra ma di proprietà di una compagnia tedesca, è stato autorizzato a lasciare il porto e a riprendere la sua rotta, perché non sono emersi elementi di incertezza sul comportamento tenuto dal comandante e dall'equipaggio.

Ancora incerto il numero delle vittime, che potrebbero essere 28 secondo la ricostruzione degli inquirenti, ma per una cifra precisa bisognerebbe sapere con esattezza quanti erano alla partenza.
A Siracusa sono arrivati in 72, uno dei quali deceduto. Dei 71 superstiti, hanno puntualizzato gli inquirenti, sono 11 quelli ancora ricoverati nell'ospedale "Umberto I". Altri 58 sono stati trasferiti in pullman al centro di Pian del Lago. Tra questi, i genitori del bambino di un anno morto durante la navigazione e abbandonato in mare. Gli immigrati sono tutti giovani, di età inferiore ai 40 anni.

E nei prossimi giorni la polizia di Siracusa si recherà nel centro di accoglienza di Pian del Lago (CL) per interrogare i 58 profughi trasferiti la scorsa notte. Gli investigatori raccoglieranno ulteriori elementi utili all'inchiesta avviata dalla Procura di Siracusa.
La polizia interrogherà anche la coppia (lui 31, lei 25 anni) che ha dichiarato di avere gettato in mare il corpo senza vita del figlio di 1 anno. Intanto la polizia ha completato le fotoschede dei 58 extracomunitari appena giunti a Caltanissetta: 53 di essi hanno dichiarato di essere liberiani, quattro della Costa d'Avorio, uno ha detto di provenire dal Marocco.

Nei prossimi giorni i liberiani potrebbero presentare richiesta di asilo politico. "Successivamente - dice il dirigente dell'Ufficio immigrazione della questura, Michele Emma - invieremo le istanze alla Commissione centrale del Viminale, la stessa che nei giorni scorsi è venuta a Caltanissetta per i clandestini della Cap Anamur".
Intanto è emerso che per imbarcarsi i clandestini avrebbero pagato una cifra compresa tra i 650 e i 1000 dollari. Il Pm di Siracusa Fabrizio Focardi, che coordina le indagini, ha annunciato che è sua intenzione allargare l'inchiesta all'estero, chiedendo la collaborazione di altri paesi. Il magistrato è intenzionato anche a chiedere che venga recuperato il barcone degli immigrati. Sulla "carretta del mare", secondo il magistrato, potrebbero trovarsi ancora agendine con numeri di telefono o altre indicazioni utili per individuare i responsabili del racket che avrebbe organizzato la traversata della morte. Il Pm non esclude una richiesta alle autorità marittime per avviare la ricerca dei cadaveri: "Non lascerò nulla di intentato", ha spiegato Focardi.
 
- Da la Repubblica.it: "Non ci hanno soccorso"

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10 agosto 2004
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