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Lampedusa déjà vu

Clandestini, immigrati, profughi, fuggitivi. Nel Canale di Sicilia un mare di disperazione

27 luglio 2004

Sopra barconi di legno fatiscenti, in fuga da guerre, dalla fame, dall'eccessiva povertà. Uomini donne, vecchi e bambini. Provengono dalla Palestina, dal Sudan, dall'Iraq, dal Bangladesh, dal Marocco e dalla Tunisia, dalla Liberia o dall'Algeria. Partono dalla Libia, dall'Egitto e per imbarcarsi pagano soldi risparmiati in una vita, e per imbarcarsi affrontano qualsiasi pericolo perché non hanno niente più da perdere, perché hanno perso tutto, perché, a limite, con un po' di fortuna si può solo guadagnare una possibilità.
Stipati peggio delle bestie sopra imbarcazioni pronte solo ad affondare, affrontano il mare che non da' nessuna garanzia, che si ingrossa e ingoia il mondo quando uno meno se lo aspetta, e quando i loro occhi riescono, dopo nottate intere di inumane navigazioni, ad avvistare territori che hanno il nome di "salvezza", i "soliti disperati" vengono acciuffati e rispediti verso quei paesi da dove sono scappati.

E' la stessa storia che si ripete da anni. Il Canale di Sicilia viene attraversato quaotidianamente da barconi carichi di derelitti che hanno una storia, un nome, una tragedia e che per la maggior parte delle persone invece hanno la stessa faccia e lo stesso colore, la stessa provenienza e lo stesso nome: clandestini.

L'ultimo barcone avvistato dalla Guardia costiera (ma la variabilità nel dire l'ultimo è massima, visto che mentre sto scrivendo è possibile che ci siano avvistamenti di altre imbarcazioni) è stato intercettato ieri a Linosa.
La solita storia: un barcone in legno di 18 metri con a bordo centinaia di clandestini. Avverse le condizioni del mare, a bordo circa 250 persone, tra i quali alcuni bambini  e cinque donne.
Appena il tempo di essere messi in salvo che l'imbarcazione è affondata. Poi il trasferimento al centro di accoglienza di Lampedusa, insieme ai circa 450 già presenti (il centro ne potrebbe acogliere la metà). 
I responsabili del centro dicono che l'emergenza è sotto controllo, che tutte le persone hanno un materasso su cui dormire e non vi sono problemi di cibo e acqua, ma la situazione non può riamanere tale a lungo.
Nei prossimi giorni, infatti, sarà allestito un ponte aereo per svuotare la struttura lampedusana, e tutte quelle persone che scappando dalle loro terre hanno avuta salva la vita minacciata dal mare, ben presto si ritroveranno al punto di partenza, dentro alle guerre, dentro la fame, dentro la povertà.


Un calendario di disperazione

21 Giugno 2004 - LAMPEDUSA (AG)
Sono stati soccorsi in nottata i 197 clandestini che viaggiavano su due carrette del mare in avaria e che erano stati avvistati ieri pomeriggio a circa 70 miglia da Lampedusa. I clandestini sono stati trasbordati su una nave della Marina militare e su due motovedette della Guardia costiera. I barconi viaggiavano a circa 10 miglia di distanza l'uno dall'altro, con a bordo 95 e 102 clandestini.

23 Giugno 2004 - LAMPEDUSA (AG)
Cento clandestini hanno raggiunto in meno di un giorno le coste siciliane. Due sbarchi nella notte di ieri, uno nel tardo pomeriggio di oggi. E nel bilancio delle ultime 24 ore c'è anche la prima vittima dei viaggi della speranza della stagione: un extracomunitario morto oggi nel reparto di rianimazione dell'ospedale Civico di Palermo, dopo essere stato in elicottero da Lampedusa.

26 Giugno 2004 - LAMPEDUSA (AG)
Due gommoni, con a bordo decine e decine di immigrati, sono stati avvistati uno a 10 e l'altro a 20 miglia a Sud di Lampedusa da un aereo Atlantic della Marina militare italiana. Sul posto si stanno recando motovedette veloci del reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Palermo, che erano già in zona impegnati in operazioni anti-clandestini. Sale così a tre il numero complessivo di gommoni carichi di extracomunitari che oggi hanno fatto rotta verso Lampedusa intercettati dalla Fiamme Gialle.

27 Giugno 2004 - POZZALLO (RG)
Una donna di 26 anni, forse somala o eritrea, ha partorito una bimba di 2 chili e 450 grammi su un barcone di legno di 15 metri che trasportava 222 clandestini sul canale di Sicilia. Gli uomini della guardia costiera che per primi hanno abbordato il natante, a 10 miglia a Sud di Pozzallo, hanno trovato la madre con la figlia al seno.
Oggi è toccato alla capitaneria di Porto e alla Guardia di Finanza di Pozzallo intervenire per recuperare il barcone che ospitava 39 donne (tra cui la puerpera, altre due incinte da 5 e 8 mesi e alcune ragazze), 8 bambini, fra i tre ed i 9 anni, e 142 uomini tra cui tre nordafricani sospettati di essere gli scafisti del viaggio della speranza. La gran parte degli immigrati dovrebbe provenire dalla Somalia o dall'Eritrea.

29 Giugno 2004 - LAMPEDUSA (AG)
Sono sbarcati all'alba di oggi sull'isola di Lampedusa i 171 immigrati clandestini avvistati nel tardo pomeriggio di ieri a una cinquantina di miglia dall'isola. Gli extracomunitari, provenienti prevalentemente dall'Asia centrale, ma anche dal Maghreb, e che erano su un'imbarcazione in legno, sono stati tratti in salvo dalle unità navali della Capitaneria di porto di Lampedusa e dai mezzi del reparto aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo. In un primo momento alcuni immigrati accusavano dei malori, ma adesso stanno tutti bene di salute.

2 Luglio 2004 - LAMPEDUSA (AG)  
Un barcone in avaria con a bordo 100 extracomunitari è stato affiancato da alcune motovedette del reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Palermo a tre miglia a sud di Lampedusa. I clandestini stanno salendo sulle imbarcazioni della Fiamme Gialle che li trasporteranno sull'isola.
Tra gli extracomunitari ci sono anche 5 donne e un minore. Gli immigrati hanno dichiarato di essere di nazionalità eritrea, palestinese, somala e liberiana.

2 Luglio 2004 - PORTO EMPEDOCLE (AG)
E' ancora ferma a tre miglia dal confine delle acque nazionali, a largo di Porto Empedocle, in attesa dell'autorizzazione all'attracco del ministero degli Esteri, la nave dell'associazione umanitaria con base in Germania 'Cap Anamur', con a bordo 37 sudanesi.
L'imbarcazione avrebbe raccolto i clandestini su un barcone al largo delle coste libiche il 20 giugno scorso, facendo poi un check up a Malta. Secondo indiscrezioni, alla Cap Anamur non sarebbe stato concesso il permesso di entrare nelle acque nazionali per il comportamento poco chiaro dei membri dell'organizzazione umanitaria, che, solo 11 giorni dopo il salvataggio, si sarebbero diretti verso le acque territoriali italiane.

5 Luglio 2004 - PANTELLERIA (TP)
Hanno raggiunto Pantelleria i clandestini avvistati nel tardo pomeriggio di ieri nel Canale di Sicilia. Sono 57, tra cui 5 donne, e sono arrivati in contrada Agadir per raggiungere poi il centro dell'isola.
Gli extracomunitari, di varie nazionalità, sono stati localizzati dai carabinieri e dalla Capitaneria di porto. Oggi saranno trasferiti al centro di accoglienza di Trapani.

6 Luglio 2004 - LAMPEDUSA (AG)
C'è anche una donna tra i 26 migranti sbarcati nella notte a Lampedusa dopo che loro barca era stata raggiunta da motovedette della Guardia Costiera nel Canale di Sicilia a Sud dell'isola. Gli stranieri hanno dichiarato di provenire da Paesi dell'Africa centro-orientale e in particolare dal Sudan e dall'Eritrea. Sono stati alloggiati nel centro di accoglienza di Lampedusa, dove le loro condizioni sono apparse buone.

23 Luglio 2004 - LAMPEDUSA (AG)
Trentacinque clandestini, 29 uomini e 6 donne, sono sbarcati intorno alle 8 di stamani a Lampedusa. Viaggiavano a bordo di un gommone. A dare l'allarme un pescherecchio del luogo. Ne se ne conosce al momento la nazionalità.
Altri 11 clandestini, dopo i 35 di questa mattina, sono stati intercettati dalle motovedette della Guardia Costiera mentre si accingevano a sbarcare a Lampedusa. Sono stati invece trasbordati poco prima che il gommone affondasse i 26 clandestini avvistati nel pomeriggio a 55 miglia a sud-est di Lampedusa.
Una motovedetta della Guardia di Finanza ha soccorso i 26 immigrati (11 palestinesi, 8 eritrei, 5 sudanesi e 2 algerini). Tra gli immigrati c'è anche una donna. Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche una nave della Marina militare e una motovedetta della Guardia costiera.

26 Luglio 2004 - LINOSA (AG)
Sono complessivamente 236, tra cui 54 donne e 13 minori, i clandestini soccorsi mentre si trovavano su un peschereccio in legno di 18 metri, avvistato ieri pomeriggio a nord delle Pelage. Le loro condizioni, secondo quanto è stato riferito via radio, sono buone. Le operazioni di trasbordo, avvenute a ridosso dell'isola di Linosa a causa del mare in tempesta, si sono concluse alle 03:15.
Subito dopo il barcone, che aveva una falla, è affondato. Un gruppo di 181 immigrati, di cui fanno parte donne e bambini, è stato fatto salire a bordo della Vega della Marina Militare, che si sta adesso dirigendo verso Porto Empedocle. L'arrivo è previsto intorno alle 11:00 di domattina. Gli altri 55 sono stati trasbordati sulle due motovedette della Guardia Costiera, CP 407 CP 878, che hanno partecipato alle operazioni coordinate dalla Capitaneria di Porto di Palermo. Le due unità stanno facendo rotta su Lampedusa dove arriveranno all'alba.
Nei giorni scosi si sono registrati a Lampedusa altri sbarchi di clandestini, per cui il centro di prima accoglienza è in stato di emergenza per l'alto numero di immigrati ospitati. Sono previsti trasferimenti in altri centri siciliani e di altre regioni.

F.M.

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27 luglio 2004
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