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Le conseguenze dell'amore

Unica pellicola italiana in concorso a Cannes 2004. Un noir d'autore, dall'atmosfera rarefatta e originale

28 settembre 2004






Noi vi segnaliamo...
Le conseguenze dell'amore
di Paolo Sorrentino

Non lasciatevi forviare dal titolo. Il secondo film di Paolo Sorrentino parla di mafia, di soldi, di corruzione e solitudine. Protagonista è un magistrale Toni Servillo, già interprete del primo film dell'autore casertano: L'uomo in più. Qui è Titta di Girolamo, un uomo misterioso che da otto anni vive in un albergo di Chiasso, ordinata cittadina della Svizzera italiana. Titta parla poco, fuma tanto, non dorme mai. Ogni tanto riceve una valigia e la porta in banca. Serio ed elegante, e soprattutto schivo, annota strane operazioni su un taccuino, come un contabile. Unica concessione al desiderio, spia in segreto Sofia (Olivia Magnani), la giovane barista dell'hotel. Tutto qui, praticamente la polaroid di un esilio. Ma inesorabilmente i segreti di Titta vengono a galla, costringendolo a fare i conti con un passato e un presente a rischio totale. Noir d'autore, rarefatto e originale. Parola d'ordine: cosa è un uomo senza immaginazione?

Distribuzione Medusa
Durata 94'
Regia Paolo Sorrentino
Con Toni Servillo, Olivia Magnani, Adriano Giannini
Genere Drammatico

La critica
"Unico film italiano in concorso a Cannes, 'Le conseguenze dell'amore' conferma le qualità di Paolo Sorrentino scoperte con il notevolissimo 'L'uomo in più'. Una capacità davvero fuori del comune nel modellare personaggi, caratteri, destini. Il gusto del paradosso e della scrittura, un gusto così spiccato che rischia quasi di prendergli la mano. L'arte di concentrare un paese, un'epoca, una temperatura morale, in un pugno di ambienti e di personaggi. Stavolta però sullo schermo non scorrono due vite parallele, ma un'esistenza bloccata che grazie a un incontro potrebbe riaprirsi, scorrere, spezzare il circolo vizioso in cui è rinchiusa."
(Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 14 maggio 2004)

"Quello di Paolo Sorrentino è un film sussurrato, borbottato, sconsigliabile ai duri d'orecchio. Anche i colpi di pistola risuonano ovattati. Dopo la remota stagione del teatro del silenzio, siamo arrivati al cinema del silenziatore? Il tutto induce ammirazione e rispetto per la rigorosa tenuta di gara del promettente regista, ma la nostra partecipazione al dramma del protagonista è scarsa. È arduo seguire un racconto intessuto di pause, tempi morti, primi piani del protagonista con calo della palpebra con il rischio che gli succeda come a Mastroianni. (...) C'è da chiedersi quante possibilità ha questo giovane film italiano di uscire da Cannes con un premio. Viene perfino il sospetto che sia stato preferito ad altri perché meno competitivo, visto che per esempio Penelope Cruz ('Non ti muovere') avrebbe posto una forte candidatura come migliore attrice. Sta comunque di fatto che 'Le conseguenze dell'amore' si presenterà in giudizio senza l'avvocato perché il Festival non ha messo neanche un italiano fra i nove membri della giuria. Per rispondere alla discriminazione, l'unica mossa seria sarebbe depennare i francesi dalla giuria di Venezia."
(Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 14 maggio 2004)

Unico film italiano presentato in concorso al 57mo Festival di Cannes (2004). Riprese effettuate a Napoli in un hotel presso la stazione, a Caserta in un cementificio, in una cava e in un parcheggio sotto la Reggia, a Treviso e in Svizzera.

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28 settembre 2004
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