Le dieci regole d’oro per voler più bene a questa nostra Bella Italia
L’ottava edizione di Salvalarte propone un codice di comportamento per un turismo responsabile
Salvalarte da otto anni è l'invito, lanciato dall'associazione ambientalista, a trascorrere non solo le festività all'insegna dei beni culturali e del turismo responsabile, prendendoci cura dei nostri monumenti noti e meno noti.
L'obiettivo di Salvalarte è quello d'accendere i riflettori sul patrimonio minore, spesso abbandonato e trascurato - spiegano a Legamabiente - cercando attraverso interventi mirati di recuperare e restituire alle città pezzi di storia sconosciuti o dimenticati. La riscoperta di questi tesori nascosti e la loro tutela rappresenta la carta vincente per creare nuove forme d'occupazione durevoli, per costruire uno sviluppo economico solido e ambientalmente compatibile, per trovare forza e fiducia nelle nostre radici culturali.
Obiettivo, non senza difficoltà, puntualmente raggiunto, infatti, i risultati degli anni passati sono stati più che buoni
Così, Legambiente presenta per quest'edizione 2003, un ''codice di comportamento'' in dieci punti, per il turista responsabile. Un decalogo, redatto sulla base di numerosi documenti autorevoli prodotti negli ultimi anni a livello nazionale ed internazionale, come la ''Carta Italia'' del turismo sostenibile stilata da AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile).
Decalogo di Salvalarte
1. Prima di visitare un bene culturale, è importante richiedere e ricevere informazioni sulla storia del sito, sul suo contesto territoriale e antropologico e su tutte le emergenze note e meno note.
2. Quando si sceglie un accompagnatore preferire operatori e guide locali, considerandone i vari livelli di approccio.
3. I visitatori hanno diritto di conoscere preventivamente, attraverso appositi comunicati e avvisi, l'eventuale chiusura di sale e se una o più opere d'arte siano in prestito o in restauro; analogamente, il prezzo di ingresso e gli orari di apertura e chiusura devono essere affissi in modo chiaro e visibile. Se è prevista la consegna di zaini, borse, sacche, vanno evitate inutili opposizioni: tali regole rientrano a pieno titolo nelle azioni di tutela dei beni.
4. Graffiti e scritte su opere e su muri costituiscono danni gravi al patrimonio culturale e rappresentano gesti incivili e idioti.
5. Non usare mai il flash per fotografare opere d'arte. Prima di fotografare o di filmare, chiedere sempre l'autorizzazione al personale di vigilanza.
6. Qualsiasi problema riscontrato va segnalato alle autorità competenti (Direttore del Museo, Conservatore, Sindaco...). Ogni segnalazione è un contributo alla salvaguardia ed alla corretta fruizione dei beni culturali.
7. Tutte le volte che si visita un sito culturale bisogna tenere a mente che questo stesso diritto alla fruizione appartiene ai ''compagni'' di visita e, soprattutto, alle future generazioni. Evitare, dunque, qualsiasi azione ''molesta'' (schiamazzi, movimenti inadatti, vociare eccessivo) o inidonea al luogo.
8. La gastronomia di un luogo è parte integrante della sua storia. Scegliere sempre prodotti locali e piatti tipici. Non consumare i pasti nei luoghi d'arte (Musei, Chiese, Complessi monumentali...). Non gettare mai a terra cartacce, cicche di sigaretta o gomme da masticare: molte delle macchie nere che si possono osservare su marmi e pietre sono i segni indelebili di tale incivile abitudine.
9. Per raggiungere i siti culturali preferire i percorsi pedonali o i mezzi pubblici: il traffico automobilistico è una delle fonti principale di degrado dei beni culturali.
10. Dopo la visita diventare ''Ambasciatori del luogo'': riferire a parenti, amici, conoscenti sulle opere e le Architetture visitate, nonché sulla cultura, le abitudini, gli aspetti naturali, storici, antropologici, enogastronomici della realtà in cui è inserito il sito.