Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Le rianimazioni sono piene di persone che rifiutano le cure…

Il racconto assurdo del Dottor Antonino Giarratano, direttore del dipartimento Emergenza e urgenza del Policlinico di Palermo

04 gennaio 2022
Le rianimazioni sono piene di persone che rifiutano le cure…
  • Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI

"Rispetto a un anno fa è cambiato il tipo di paziente ricoverato nelle terapie intensive: 7 su 10 sono non vaccinati, di questi la metà sono anche negazionisti, quindi non negano solo vaccino ma l'esistenza stessa del Covid e l'utilità delle cure. Vi arrivano in condizioni gravissime, dopo settimane senza cure o con pseudo cure. E spesso, una volta ricoverati, rifiutano procedure salvavita. Di conseguenza, la sopravvivenza di pazienti Covid che arrivano in terapia intensiva sta diminuendo rispetto a mesi fa".

A fare il punto della situazione è il presidente della Società italiana di anestesia analgesia rianimazione terapia intensiva (Siaarti) Antonino Giarratano, direttore del dipartimento Emergenza e urgenza del Policlinico universitario di Palermo.

"In passato solo i malati oncologici terminali rifiutavano le cure, ora le rifiutano persone che possono essere salvate. Non era mai capitato prima - prosegue Giarratano - di ricoverare in terapia intensiva soggetti che, sapendo che stavano andando in arresto cardiaco, rifiutassero ventilazione meccanica, emodialisi o circolazione extracorporea. Ora, in alcuni casi, rifiutano persino la flebo con gli zuccheri o l'ossigeno per via nasale, perché 'non sanno cosa ci sia dentro'".

Da nord a sud la situazione "è pesante: abbiamo un numero inferiore di ricoverati rispetto a un anno fa ma con un disagio più grave perché non sono diminuiti i ricoveri in terapia intensiva non Covid, come quelli dovuti a incidenti stradali e sepsi. Tra l'altro si avvicina anche il picco influenzale".

Un anno fa le cure scarseggiavano e bisognava capire come riuscire a curare tutti. Ora è il contrario: "Abbiamo le intensive piene di persone che non vogliono essere curate". L'altro lato della medaglia è "una popolazione sanitaria bombardata da minacce di azioni legali, che non ce la fa più. Perché quando hai pochi minuti per intubare o ventilare un paziente, spesso devi scegliere tra sottoporgli il consenso informato o salvargli la vita". Questo, conclude Giarratano, "è un aspetto totalmente nuovo che va deontologicamente ed eticamente ristudiato, serve una rivalutazione normativa". [Fonte: Lasiciliaweb.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

04 gennaio 2022
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia