Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Le "schiave di Ragusa"

I Carabinieri aprono un'istruttoria sui fatti denunciati dall'inchiesta choc de L'Espresso

24 ottobre 2014

Piegate a raccogliere pomodori e zucchine nelle serre dalla provincia di Ragusa che, in estate, il caldo e i fertilizzanti trasformano in un inferno che toglie il respiro. Poi, alla fine del turno sfiancante, costrette a soddisfare le voglie sessuali del padrone italiano.
L'inchiesta de "l'Espresso" ha raccontato le schiave di Ragusa: lavoratrici, molte anche madri, che vengono soprattutto dall'Europa dell'Est.
Braccianti rumene ridotte in schiavitù. Dopo gli articoli di Antonello Mangano e la video-inchiesta di Duccio Giordano, i Carabinieri di Ragusa hanno deciso di aprire un'istruttoria.

Anche il Parlamento si è mosso con due interrogazioni presentate da Sel e Pd. In questa prima fase di indagini le donne dell'Arma avranno un ruolo fondamentale: saranno loro ad avvicinare le presunte vittime che, altrimenti, di fronte a un uomo in divisa potrebbero restare in silenzio. Gli inquirenti ritengono fondamentali anche le testimonianze delle operaie italiane e straniere che lavorano tra Vittoria e Santa Croce di Camerina, nella cosiddetta "Fascia trasformata", dove all'agricoltura tradizionale si è sostituita la coltivazione nelle serre per produrre primizie tutto l'anno.
Gli investigatori hanno già controllato più di 150 persone e una cinquantina di capannoni aziendali. I primi accertamenti, concentrati sulle imprese più grandi, proseguiranno a tappeto in tutta la provincia. I militari stanno bussando alle porte anche delle ditte a gestione familiare. È nelle piccole realtà, infatti, che è più diffusa la violenza sulle braccianti. Una volta raccolte le informazioni e interrogati i testimoni (alcuni intervistati nel reportage), i detective scriveranno una relazione che sarà inviata alla procura della Repubblica di Ragusa.

"Non possiamo chiudere gli occhi di fronte ai gravi episodi di molestia e violenza sessuale di cui sono vittime innocenti giovani madri o ragazze poco più che ventenni, in prevalenza romene, nelle serre di Vittoria, in provincia di Ragusa". Lo affermano le senatrici del Pd Venera Padua delle commissioni Sanità e Bicamerale Infanzia, e Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, che da tempo segnalano questi gravi abusi e che proprio in queste ultime ore hanno depositato su questo fenomeno un'interrogazione urgente, sottoscritta anche da altri 21 senatori del Pd, rivolta ai ministri dell'Interno e del Lavoro. "Come denunciato anche da una documentata inchiesta di un settimanale nazionale ma anche dai resoconti degli organi di stampa locali - sottolineano le senatrici nel testo parlamentare - nonostante i notevoli sforzi profusi da parroci locali, da iniziative sociali, come il "Solidal Transfer", e da organizzazioni umanitarie come Emergency e Medici senza Frontiere, il fenomeno dello sfruttamento agricolo e sessuale delle donne nei luoghi di lavoro non è stato ancora, purtroppo, debellato. In particolare, secondo quanto riportato nelle cronache giornalistiche, nelle campagne agricole nei dintorni di Vittoria sarebbero molte le donne vittime di abusi sessuali da parte di alcuni "padroni". A fronte di ciò, però, occorre sottolineare che non si può fare di tutta l'erba un fascio. E che sono molti gli imprenditori agricoli che operano nel pieno rispetto della legalità, valorizzando, anzi, le maestranze che agiscono per conto loro".

Le parlamentari aggiungono: "E' chiaro, ad ogni modo, che, anche a fronte delle denunce raccolte, il fenomeno esiste. Per cui è doveroso che il governo si attivi con i mezzi e le strutture necessarie per contrastare in modo forte e deciso l'eventuale esistenza di situazioni di schiavismo sessuale nella provincia di Ragusa; per ripristinare la legalità e il rispetto della dignità umana nelle serre e nei campi agricoli in provincia di Ragusa, anche tramite le risorse del Piano di azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere".
Nell'interrogazione, inoltre, è spiegato ai ministri che "Vittoria è il più importante mercato d'Italia di prodotto confezionato e, pertanto, è forte la presenza di manodopera extracomunitaria. Tre anni fa, in tale zona (dove sono presenti circa 3.000 aziende agricole di piccola e media dimensione) risultavano regolarmente registrati 11.845 migranti, con una presenza di lavoratori impiegati nelle serre oscillante tra 15mila e 20mila unità".

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

24 ottobre 2014
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia