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Le Siciliane di A [XIV giornata]

Un punto nella nebbia... (Parma-Palermo 0-0). Indigestione sotto l'Etna (Catania-Cagliari 0-1)

05 dicembre 2011

La partita vista dal tifoso ...
Buon lunedì a tutti.
Ffinalmente un punto in trasferta, ma ancora zero gol.
La nebbia ha fatto la sua parte, e il Palermo in trasferta non è quello del Barbera. Ma prendiamoci il punto e portiamolo a casa. Farà bene.
Meno bene per il Catania che a pranzo non ha digerito bene il Cagliari ed ha perso di nuovo dentro casa.
Ci vediamo sabato sera al Barbera con il Cesena... per la settima vittoria.
Buon calcio a tutti!
[A.G.]

PARMA - PALERMO 0-0
PARMA (4-4-1-1): Mirante 6, Zaccardo 6,5, Paletta 6, Lucarelli 6, Gobbi 6, Biabiany 6,5, Morrone 6, Galloppa 6, Valiani 6, Giovinco 6,5, Pellè 6 (45' st Musacci sv). (1 Pavarini, 19 Rubin, 33 Santacroce, 32 Marques, 22 Palladino, 9 Crespo). All.: Colomba 6.
PALERMO (4-3-2-1): Benussi 6,5, Pisano 5,5, Silvestre 5,5, Migliaccio 6, Balzaretti 5,5, Acquah 5,5, Bacinovic 5 (10' st Bertolo 6), Barreto 5,5, Ilicic 6, Varela 5 (21' st Alvarez 6), Pinilla 5 (39' st Della Rocca sv). (33 Tzorvas, 4 Cetto, 6 Munoz, 58 Bollino). All.: Mangia 5,5.
Arbitro: Banti di Livorno 6.
Note: recupero 0' e 2'. Angoli: 6 a 2 per il Parma. Ammoniti: Migliaccio, Silvestre e Galloppa per gioco scorretto. Spettatori: 11.815, di cui abbonati 2.173, per un incasso di euro 104.777.
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Il pareggio era il risultato che ancora mancava al Parma in questa stagione, ma contro il Palermo gli emiliani non possono certo gioire per il punto ottenuto. Immerso in una nebbia fittissima, all'attacco praticamente per tutta la partita, al Parma di Colomba è mancato solo il gol. Giovinco a raffica, Pellè e Biabiany sugli scudi, il centrocampo pronto a pungere, soprattutto sulle fasce; tutto è girato al meglio tranne che lì davanti dove la palla non è voluta proprio entrare.
Festeggia invece il Palermo. È vero, fuori casa quest'anno i rosanero non hanno ancora segnato e la vittoria lontano dal Barbera manca addirittura dal 15 maggio, ma Devis Mangia può consolarsi viste le tante assenze ed il suo attacco decisamente in emergenza. Il punto per i palermitani è quindi davvero d'oro, vista anche la classifica che ora li vede quinti in compagnia del Napoli.
Ma al Tardini si è visto quasi esclusivamente il Parma. Se si esclude una conclusione di Balzaretti, respinta da Mirante, al 18', la prima frazione di gioco è stata tutta dei gialloblù. Sulla destra Biabiany ha trovato sempre spazio e se non c'era lui c'erano Morrone e Giovinco ad affondare sulla fascia. Il primo tiro è stato però di Pellè che al 12' ha messo d'un soffio a lato. L'attaccante emiliano ha bissato al 20' quando, in mezzo a tre avversari, ha trovato un varco per il tiro ma, anche in questo caso, la mira non è stata precisa.

Il 25' è stato invece il momento del Giovinco-show: prima è stato Benussi a respingere di pugno una conclusione, poi, trenta secondi più tardi, è stato il palo a dire no al giocatore della nazionale. Al 43' Morrone, sempre da destra, ha crossato sul primo palo ancora per Giovinco che, in tuffo di testa, ha sfiorato il palo. Nel finale il repertorio del fantasista gialloblù si è completato con una punizione che Benussi, con qualche difficoltà, è riuscito a respingere.
La ripresa è stata la fotocopia, ancora più sbiadita dalla nebbia, del primo tempo. Al 7' è stato Lucarelli a mettere sopra la traversa su calcio d'angolo. Poi, come era successo nella prima frazione di gioco, ci ha riprovato Balzaretti per il Palermo con Mirante che ha parato senza difficoltà. Il Parma però ha continuato ad attaccare su tutti i fronti e Mangia ha cercato di arginare l'iniziativa avversaria sulle fasce inserendo prima Bertolo, poi Alvarez (duecentesima partita italiana per lui).
Niente da fare. Giovinco è tornato a pungere al 28' con una conclusione alta e, un minuto più tardi, Valiani ha superato Benussi con un gran tiro che però, grazie ad una leggera deviazione di Barreto, si è spento sulla traversa. Al 33' ancora Valiani, ma questa volta la conclusione è finita di poco fuori. Nel finale Colomba ha tolto dal campo Pellè e messo Musacci, ma la sostituzione di un attaccante con un centrocampista non è piaciuta ai tifosi che hanno fischiato a lungo il tecnico emiliano. Ma a due minuti dal termine non è cambiato più nulla e la gara è finita zero a zero.
Nessuno ha vinto, anzi no. Un vincitore al Tardini c'è stato: è la nebbia. Fitta fitta dal primo all'ultimo minuto, ha negato al pubblico allo stadio ogni emozione ed anche in panchina, hanno ammesso al termine del match i due tecnici, di visuale ce n'era ben poca. C'è da chiedersi allora come si possa mettere in calendario una partita in notturna a dicembre a Parma, cuore della Pianura Padana, dove la nebbia non è una eventualità, è sempre una certezza.

CATANIA - CAGLIARI 0-1
CATANIA (3-5-2): Andujar 6, Bellusci 5, Legrottaglie 5, Spolli 5, Alvarez 5 (10' st Barrientos 5.5), Almiron 5.5 (23' st Maxi Lopez 6.5), Lodi 5, Biagianti 6 (30' pt Sciacca 5.5), Marchese 5, Bergessio 5.5, Gomez 5. (30 Campagnolo, 2 Potenza, 24 Delvecchio, 7 Lanzafame). All. Montella 5.
CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi 6, Pisano 6, Canini 6, Ariaudo 6, Agostini 6.5, Perico 6 (1' st Biondini 6), Conti 6.5, Ekdal 6, Cossu 6 (44' st Sampaio sv), Larrivey 5 (16' st Thiago Ribeiro 5.5), Ibarbo 7.5 (25 Avramov, 2 Gozzi, 26 Dametto, 32 Ceppelini). All. Ballardini 7.
Arbitro: Bergonzi di Genova 5.5
Reti: nel st 19' Ibarbo.
Note: angoli 10-3 per il Catania. Recuperi: 1' e 5'. Ammoniti: Barrientos e Biondini per gioco scorretto. Spettatori: paganti 5.612, abbonati 9.206, incasso 66.476 euro.
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Da roccaforte a tabù. Il Catania ha smarrito la via di casa. Contrariamente a una tradizione radicata che vuole gli etnei fare leva sul fattore campo, la formazione rossazzurra inanella la terza sconfitta di fila al Massimino.
Dopo Chievo in campionato e Novara in Coppa Italia, è il Cagliari a passare grazie a una magia di Ibarbo, che per il suo primo gol in Italia si regala un'autentica prodezza saltando in slalom Legrottaglie, Spolli e Andujar prima di depositare il pallone in rete. L'invenzione del colombiano, decisamente il migliore in campo, consente ai rossoblu di tornare al successo dopo sette turni di astinenza agganciando i padroni di casa a quota 17 in classifica.
Che sia stata una prodezza individuale a risolvere la gara non è un caso. Ballardini imbriglia il 3-5-2 avversario modificando il teorico 4-3-1-2 di partenza con l'arretramento di Cossu e l'avanzamento a turno in mediana di uno dei due esterni difensivi così da evitare l'inferiorità numerica in mezzo al campo.
Il Cagliari resta in massa dietro la linea della palla puntando sull'abituale compattezza del proprio centrocampo e affidandosi alla vivacità di Ibarbo per tenere in apprensione l'esitante difesa etnea. Il Catania ci prova con Gomez e Lodi, ma l'occasione migliore capita agli ospiti con Ibarbo, imbeccato da Cossu e stoppato da Andujar.

Perso Biagianti per un problema muscolare, Montella prova a giocarsi la carta Barrientos nella ripresa, ma il jolly lo pesca Ibarbo, che va a recuperare un pallone apparentemente innocuo sulla linea di fondo prima di inventarsi il guizzo risolutivo.
Non serve a Montella passare al 4-3-3 e buttare nella mischia il pur combattivo Maxi Lopez. Sono gli ospiti a sfiorare il raddoppio con Thiago Ribeiro, che non sfrutta una mancata chiusura di Spolli su cross basso del solito Ibarbo, e Agostini, autore di un tiro cross che s'infrange sulla faccia interna del palo. Il Catania, poco brillante, si rende pericoloso con Bergessio e Maxi Lopez, che nei minuti di recupero chiama Agazzi all'intervento più difficile dell'incontro. Non basta.

Fonte: Lasiciliaweb Sport

- La classifica di serie A
(Uefa.it)

 

 

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05 dicembre 2011
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