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Ma quanti nuovi ''.it''! Il Registro italiano dei nomi a dominio ha deciso di liberalizzare quelli .it

Da agosto tutti i maggiorenni, anche se sprovviste di partita Iva, potranno registrare tutti i domini che desiderano

05 luglio 2004

Fino ad oggi i domini internet che finiscono con il ''.it'' sono 930.000 circa. Sicuramente non pochi.
Fra poco, entro la fine d'agosto, saranno molti di più.
I www.it dovrebbero infatti registrare un incremento del 25% in quanto il Registro italiano dei nomi a dominio ha deciso di liberalizzare il suffisso .it.
In poche parole a partire da agosto tutti i privati cittadini maggiorenni possono registrare un numero illimitato di domini Internet, prerogativa finora limitata ai possessori di partita Iva.

L'operazione decisa dall'IIT, l'Istituto di informatica e telematica del CNR di Pisa (che in Italia, appunto, assegna i domini ".it"), è stata compiuta finora in Europa soltanto da Germania e Inghilterra, e fa seguito alle richieste in tal senso di provider e comuni cittadini.
Tra il 1999 e il 2000, l'apertura delle registrazioni per le aziende e quella limitata per i privati fecero quadruplicare i siti con "country code" italiano, che passarono da 90 mila a 430 mila in dodici mesi.

La liberalizzazione non cambia in nulla le attuali procedure di registrazione. Chi voglia comprare un dominio .it deve acquistarlo da un provider che abbia in appalto la vendita, oppure contrattarlo direttamente con la registration authority italiana. Perché la registrazione abbia seguito è necessario inviare al registro una sorta di autocertificazione chiamata Lar (lettera di assunzione di responsabilità). Sul mercato dei provider un dominio .it costa attualmente pochi euro.

Saranno soddisfatti i provider, quanti cioè materialmente attivavano le procedure di registrazione e che secondo il direttore dell'Istituto, Franco Denoth, "possono trarne benefici effetti negli affari", ma anche "i tanti cittadini e associazioni privi dello status di persona giuridica che ambivano a diversificare e migliorare la propria presenza nella grande vetrina mondiale di Internet".
Per logica conseguenza l'apertura ai privati dovrebbe far lievitare, come già detto, di circa il 25 per cento il numero dei nomi a dominio italiani, oggi assestati a quota 930mila e con un trend di crescita di 15mila nuove operazioni al mese.
La liberalizzazione anche in Italia, rappresenta, secondo il Cnr, "un forte segnale di come Internet sia ormai un fenomeno radicato nella nostra società".

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05 luglio 2004
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