Macabra intimidazione contro il Wwf, ma l’amore per la natura non si scalfisce
"Alla luce di quanto accaduto sabato, noi siamo più motivati di prima, nel cammino iniziato anni fa"
Un teschio umano, una tartaruga impiccata e un pulmino bruciato. Un brutto risveglio quello di sabato mattina per gli ambientalisti del Wwf di Torre Salsa, a Siculiana.
Ma il gesto non ha avuto il risultato sperato. Niente panico, solo grande serenità e voglia di continuare. Le attività del centro non hanno, infatti, subito variazioni.
Nella mattinata gruppi di studenti provenienti da tutta Italia hanno partecipato agli incontri didattici sul rispetto della natura e alle escursioni nella riserva.
Che la riserva di Torre Salsa sia un'area da rispettare - dice Antonio Vanadia del Wwf - da fastidio a qualcuno che ha pensato di scoraggiarci con un gesto così ignobile, vile e macabro.
Ma lungi dal demordere gli ambientalisti di Torre Salsa si dichiarano ancor più decisi e motivati di prima nel portare avanti il loro lavoro: vigilare contro chi tenta di deturpare la natura e la riserva di Siculiana in particolare.
Intanto le indagini proseguono senza grandi novità.