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Magdalene

Peter Mullan alla regia con un film su una realtà sconvolgente

02 settembre 2002



Noi vi consigliamo di vedere…

MAGDALENE
di Peter Mullan




Il film, basato su una storia vera, narra le vicende accadute nell'ultima delle Magdalene, istituti religiosi irlandesi fondati nel diciannovesimo secolo, dove venivano rinchiuse ad espiare le loro colpe le donne colpevoli di aspettare un figlio al di fuori del matrimonio, di aver abbandonato il tetto coniugale o più semplicemente di essere considerate troppo carine, troppo brutte o troppo intelligenti. Dentro le mura di un apparente convento si nascondevano in realtà delle vere e proprie lavanderie industriali e le donne rinchiuse venivano sottoposte ad ogni sorta di umiliazioni fisiche e verbali.

Anno 2002 
Titolo originale Magdalene Sisters
Regia Peter Mullan
Attori Geraldine McEwam, Anne Marie Duff, Nora Jane Noone, Peter Mullan
Durata 119'
Genere Drammatico
Produzione Pep Films, Temple Films
Distribuzione Lucky Red

La critica

Peter Mullan, regista intelligente, curioso ed abile, accalappia una storia scottante del Novecento  scaturita dagli archivi della vicina Irlanda e dopo anni di accurata ricerca la traduce in immagini terribili e talvolta discutibili. […] Sicuramente i “collegi” delle Magdalene Sisters fanno parte di quelle tracce di scandalosa oscurità che hanno infangato chiese e governi. Nate nei primi del ventesimo secolo, queste specie di lavanderie accoglievano ragazze madri che non potevano essere inserite e riconosciute nella realtà sociale e claustrofobica dell’Irlanda di quei tempi. Il fatto è che questi collegi erano tenuti da suore legatesi alla figura di Maria Maddalena, le Sorelle della Misericordia. Ma il lato oscuro dei fatti, come si intuisce, non dipendeva solo dalla coercizione innaturale e spaventosa operata su queste ragazze dalle famiglie, dal clero e dallo Stato, quanto dal sistema di vita violento e crudele vigente all’interno di quegli istituti, l’ultimo dei quali è stato chiuso soltanto nel 1996. Almeno 30.000 donne vi hanno sofferto, sino alla morte.
Per dovere d’informazione storica è giusto che Mullan abbia voluto dirigere un film come questo. […] Peter Mullan sottolinea con analisi documentaristica ma non distaccata le giornate tipo delle recluse, ed anche gli oggetti, oltre gli occhi ed i corpi, parlano con un eloquenza che avvince e repelle. Sicuri i risultati: grande tripudio per l’anticlericalismo di facciata, indignazione da parte delle frange estremiste del cattolicesimo. Forse qualche istante di riflessione da parte della Chiesa e del governo irlandesi non sarebbero inutili. Ma senza, per favore, astio ed accuse. E senza confessione di ulteriori colpe: altrimenti ogni film su Giovanna d’Arco ci porterebbe a recitare nuovamente il Misere.

Luca Pellegrini ''il cinematografo.it''

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02 settembre 2002
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