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Magia Ronaldo, Brasile in finale

27 giugno 2002
Una magia, un colpo da biliardo del fenomeno e il Brasile è in finale. Finale nella quale incontrerà una Germania che si schermisce e finge di sentirsi vittima sacrificale del talento e delle giocate della premiata ditta Ronaldo&Rivaldo. Sabato alle 13:00 italiane si gioca Corea-Turchia, finale per il terzo posto, domenica alla stessa ora la finalissima, appunto Brasile-Germania.

La semifinale Brasile-Turchia è finita nella maniera alla fine più giusta: ha vinto il Brasile che è stato più squadra delle ultime uscite, più quadrato e capace anche di sacrificarsi indietro, trovando una delle solite giocate magiche (come detto di Ronaldo) per la vittoria di misura (1-0). Ma è uscita a testa alta una Turchia che deve necessariamente trovare un attaccante. Ha tutto quello che deve avere una grande squadra, tranne uno stoccatore.

Ora la finalissima, e la cosa strana è che due potenze calcistiche come Brasile e Germania si affrontano nel primo mondiale degli anni Duemila per la prima volta da quando Jules Rimet, giornalista francese e presidente della Fifa, inventò questa manifestazione.

Come detto la Germania si schernisce. "E' il Brasile il superfavorito". Rudi Voeller, ct della Germania, mette le mani avanti dopo aver conosciuto il nome della squadra che dovrà affrontare domenica per conquistare il titolo di campione del mondo.

Voeller: "Giusto il loro successo sulla Turchia"
"Sapevo che avremmo trovato loro. Hanno battuto meritatamente la Turchia", ha dichiarato l'ex giallorosso al termine della seconda semifinale. "I verdeoro rappresentano la formazione più degna da sfidare per vincere la coppa. Non è un caso che l'abbiano già conquistata quattro volte. Sono fortissimi e anche a questi Mondiali lo hanno dimostrato. Per noi sarà davvero dura".

Voeller inquadra già la super-sfida: "Dovremo essere molto compatti in difesa ma anche saper giocare con coraggio e attaccare. Solo così potremo creargli dei problemi".

I giocatori hanno appreso con soddisfazione il nome della loro prossima avversaria. "Sfidare il Brasile sarà fantastico", ha detto il portiere Oliver Kahn. "Meglio affrontare loro, d'altronde, che la Turchia. Così avremo meno pressioni addosso. E penso che potremo tranquillamente giocarcela".

Ma quello che si chiude sarà anche il Mondiale del ritorno di Ronaldo. Il n.9 più famoso del mondo ha ritrovato la via della rete, ed è a quota 6, e dieci in totale nei Mondiali disputati, a due sole lunghezze da quelle del Mito, ovvero Pelè.

"Ma il mio gol più bello - dice Ronaldo a fine match - spero di segnarlo domenica alla Germania. Sarebbe il più importante della mia carriera, lo ricorderei per tutta la vita. Comunque l'importante è battere la Germania e alzare la Coppa, questo solo conta perchè so come si soffre a perderla una finale. Segnare ancora sarebbe solo qualcosa in più che mi renderebbe maggiormente orgoglioso".

"Però per noi non sarà una finale facile, come dice l'allenatore della Turchia che ha già sbagliato tante previsioni - avverte il Fenomeno -: la Germania è una squadra formata da un grande gruppo, senza stelle ma difficilissima da battere. Però dobbiamo riuscirci, per entrare nella storia con il 'pentacampionato'". Comunque la sua vittoria più bella l'ha già ottenuta.

Ronaldo: "Mi hanno dato un pugno"
"A prescindere dai successi e dalle sconfitte - dice Ronaldo - per me ogni volta che entro in campo, corro e gioco a calcio è una grande vittoria, dopo due anni di grande sofferenza. L'essermi ritrovato di nuovo calciatore per me è stata la cosa più importante. Ora posso dire che il mio incubo è finito". Stasera dice di aver segnato "un gol alla Romario, sfruttando l'unica vera occasione capitatami".

Unico episodio negativo "il pugno che mi ha dato sulla nuca il numero 3 turco (Bulent n.d.r.) dopo che eravamo caduti assieme". Poco dopo Ronaldo è uscito, ma a titolo precauzionale per risparmiarlo in vista della finale, come ha spiegato Scolari. "Sento dolore all'estremità delle gambe e ad una coscia - dice - ma in finale ci sarò sicuramente. Adesso voglio pensare solo a riposarmi, e ciò mi basterà: a Yokohama non posso mancare". Lo sperano tutti coloro che amano il calcio, un po' meno la Germania e i suoi tifosi.

Fonte: Cnn

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27 giugno 2002
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