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Nel 2004 crescita del Pil dell'1,8%. Queste le previsioni del Dpef della Regione Sicilia

Mentre in Italia si parla di stagnazione del Pil, in Sicilia le previsioni si dicono rosee

08 agosto 2003
Previsioni di crescita del Pil nel 2004 dell'1,8%, riduzione del ticket sanitario a favore delle fasce più deboli, costituzione di un istituto regionale di mediocredito, riduzione dell' indebitamento e minore ricorso al mercato per finanziare il disavanzo. Queste le linee principali del Dpef della Regione siciliana, approvato nei giorni scorsi dalla giunta. "La Sicilia - ha spiegato in una conferenza stampa il governatore Salvatore Cuffaro - ha il più alto tasso di crescita tra le regioni del Sud. Il Documento di programmazione va verso il risanamento di cassa e annuncia una finanziaria rigorosa, senza penalizzare le categorie deboli".

Il deficit di cassa per il 2004 sarà pari a 258 milioni di euro, contro i 413 dell'anno precedente, e sarà finanziato con un ricorso al mercato, per poi azzerarsi nel 2005. Il debito, che attualmente ammonta a circa 2 miliardi e mezzo di euro, "comincerà a essere ripianato - spiega l' assessore al Bilancio Alessandro Pagano - entro quest'anno con entrate per 2 miliardi, derivanti dal recente condono fiscale (300 mln), dal credito d'imposta (574 mln nel 2002 e 154 nel 2003), i fondi per la copertura del deficit 2001 (260 mln), le somme (800 mln) ex articolo 38 dello Statuto siciliano".

A queste cifre vanno aggiunte quelle provenienti dalla chiusura del contenzioso Stato-Regione (672 mln al netto degli interesse per la cartolarizzazione), dai 413 mln di mutuo della Cassa depositi e prestiti e dall'attivazione dell'articolo 37 dello Statuto, che prevede per le imprese che operano in Sicilia e hanno la sede legale altrove, il versamento delle imposte nell'isola. Il documento prevede anche una lotta all'evasione fiscale, che già l'anno scorso ha portato a un incremento delle entrate del 6,5% e che per il 2004 prevede un incasso ulteriore stimato in 26 milioni di euro.

Cuffaro ha poi annunciato la soppressione dei ticket per le famiglie con reddito inferiore a 30 mila euro lordi l'anno e ha escluso l'inasprimento dell'aliquota addizionale Irpef, assicurando anche una riduzione dell'Irap per alcuni settori di impresa. Sulla costituzione dell'istituto di mediocredito siciliano, la Regione prevede di accorpare le attività di Irfis, Ircac e Crias. Il primo, l'Istituto per il finanziamento delle industrie in Sicilia, è attualmente partecipato dalla Regione per il 22% e fa parte del gruppo Capitalia, di cui la Regione è azionista.

Fonte: La Sicilia

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08 agosto 2003
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