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Nel corso del 2004, previste per la Sicilia quasi 40 mila assunzioni, contro le 26 mila uscite

Per il Sud e le Isole una media superiore rispetto a quella nazionale

24 giugno 2004

Da un indagine realizzata da Unioncamere, in collaborazione con il ministero del Lavoro, sembra che il 2004 porterà alla Sicilia quasi 40 mila assunzioni, contro 26 mila uscite, con un saldo attivo di 13.815 nuovi posti di lavoro.
L'indagine, chiamata "Excelsior 2004", con l'intervista di 100 mila imprenditori, a raccolto dati che portano a stimare per l'anno in corso una crescita dell'occupazione dipendente di 137 mila lavoratori, pari all'1,3%.
Il Sud e la Sicilia faranno meglio della media nazionale. Il recupero del Mezzogiorno proseguirà anche quest'anno, con una crescita dell'occupazione dipendente del 2,6%, il doppio del dato medio nazionale. In Sicilia la percentuale di crescita sarà del 3,1%. "Questo dato - spiega Giuseppe Tripoli,  segretario generale di Unioncamere - comprende anche i nuovi assunti che entreranno nel lavoro irregolare, ma che potranno essere regolarizzati grazie alla legge Biagi. Purtroppo, il divario Nord Sud è destinato alla conferma, nonostante i forti progressi delle aree meridionali, perché le basi di partenza sono distanti".

Qualche numero
Dei 113.815 nuovi posti di lavoro in Sicilia 3.223 andranno a Palermo, Catania (3.042), Messina (1.963), Trapani (1.545), Ragusa (1.272), Agrigento (943), Siracusa (845), Caltanissetta (660), Enna (322).
Per quanto riguarda la classifica dei saldi tra entrate e uscite di lavoratori al primo posto si posiziona Ragusa con il 4,5%, seguita da Trapani (4,3%), Agrigento (3,6%), Messina (3,4%), Caltanissetta (3,1%), Catania (3%), Palermo (2,8%), Enna (2,5%) e Siracusa (2,1%).

Per quel che riguarda le assunzioni, il 26% degli imprenditori intervistati ha dichiarato di voler assumere personale nel corso del 2004. Un ulteriore 9,5% sarebbe disposto ad assumere con politiche di riduzione del costo del lavoro e della pressione fiscale.
La crescita dell'occupazione - ha spiegato il segretario Tripoli - è guidata dai servizi (+1,7%), mentre l'industria avrà un aumento dello 0,9%. I tassi di crescita più alti sono attesi nel commercio, nel turismo, nei servizi alle persone e nei servizi avanzati alle imprese.
Nell'industria, andranno bene le costruzioni, l'arredamento e il legno. Confermato il rallentamento di tessile, abbigliamento e calzature. Il fabbisogno occupazionale è concentrato nelle piccole imprese che in Sicilia hanno una grande necessità di crescere e svilupparsi.

Oltre il 65% dei neo-assunti, a giudizio degli imprenditori, avrà bisogno di un periodo di ulteriore formazione in azienda. In Sicilia, la richiesta di laureati è salita nell'ultimo anno dal 3,5 al 5,4%. La richiesta di diplomati da 24,1 a 25,8%. Quella di soggetti qualificati professionalmente dal 20,9 al 23,4%.
Infatti, sempre più aziende hanno confermato l'esigenza di avere a propria disposizione lavoratori qualitativamente migliori e con una maggiore specializzazione, in poche parole una maggiore attenzione a cosa l'Università riesce a proporre.
E se si vuole tracciare l'identikit del neo assunto ideale per le aziende, dovrebbe essere laureato o diplomato, tra 25 e 29 anni, preferibilmente con una certa esperienza.
Il sistema produttivo cerca nuovamente i "cervelli" puntando così sulla specializzazione del capitale umano, che è diventato il fattore chiave per la crescita della competitività del sistema produttivo.

- Dall'ottavo censimento generale sull'industria e i servizi effettuato dall'ISTAT in Sicilia

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24 giugno 2004
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