Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Nel giorno dell'anniversario dell'omicidio di Graziella Campagna...

... uno dei suoi assassini è uscito dal carcere per scontare la pena ai domiciliari.

12 dicembre 2009

Oggi ricorre l'anniversario dell'omicidio di Graziella Campagna, uccisa dalla mafia il 12 dicembre dell'85 a 17 anni. Una storia che ha commosso tutta l'Italia e che oggi Saponara (ME), comune natale di Graziella, vuol dedicare dedicare a lei.
La manifestazione di memoria è cominciata questa mattina presso il Palasport di Saponara, intitolato proprio a Graziella Campagna, alla presenza degli studenti delle scuole di Messina e provincia. Ad incontrare i giovani alcuni componenti della Commissione antimafia, i senatori Gianpiero D'Alia e Giuseppe Lumia, l'europarlamentare e Presidente dell'Associazione nazionale familiari vittime della mafia, Sonia Alfano, il legale della famiglia Campagna Fabio Repici.
Sono presenti anche gli attori della fiction Rai a lei dedicata "La vita rubata", Beppe Fiorello (che ha interpretato il ruolo del fratello di Graziella, Pietro), Larissa Volpentesta e Alessio Vassallo, ed il regista Graziano Diana.
Una bella manifestazione, doverosa vogliamo dire, che l'amministrazione comunale di Saponara ha voluto rendere ancora più significativa presentando anche il calendario 2010 che il comune ha voluto dedicare a Graziella.

Purtroppo la celebrazione di oggi è stata in un certo modo rovinata da una notizia amara: ieri uno dei due assassini di Graziella Campagna, l'ex narcotrafficante Gerlando Alberto junior, condannato all'ergastolo per quel delitto, è uscito dal carcere per scontare la pena ai domiciliari. Il provvedimento, su richiesta del legale di Alberti, è stato emesso dal giudice di sorveglianza di Bologna. "Gerlando Alberti jr. - secondo quanto reso noto dal suo legale, Antonio Scordo - ha beneficiato degli arresti domiciliari avendo giuridicamente scontato un lunghissimo periodo di detenzione". "La condanna all'ergastolo per il delitto - ha spiegato l'avvocato - è diventata definitiva nel 2008 con la pronuncia della Cassazione. Subito dopo è stato emesso l'ordine di esecuzione della pena e l'uomo (che era stato scarcerato dopo il processo di primo grado perché la sentenza non era stata depositata nei termini stabiliti) è stato incarcerato". Il legale di Alberti ha quindi proposto l'incidente di esecuzione davanti alla Procura generale di Messina, chiedendo ed ottenendo, in base al principio del "cumulo giuridico", che l'inizio dell'esecuzione della pena fosse fissato al marzo 1987, quando Alberti jr. era stato arrestato per altri reati. Giuridicamente, dunque, il nipote dell'omonimo boss mafioso, detto "U Paccaré", ha scontato per l'omicidio di Graziella Campagna oltre 22 anni di reclusione. Tenuto conto anche degli sconti (45 giorni per ogni anno di detenzione) previsti dall'ordinamento penitenziario, l'omicida ha potuto beneficiare della detenzione domiciliare. "E' probabile, tuttavia - ha rilevato il legale di Alberti jr. - che sulla decisione del giudice della sorveglianza abbiano avuto rilievo anche l'età dell'imputato (che è ultrasettantenne) e le sue precarie condizioni di salute".

Graziella Campagna fu brutalmente ammazzata da Alberti jr. e da Giovanni Sutera perché sospettata di aver visto un'agenda con numeri di telefono compromettenti, dimenticata dal boss, che in quel periodo viveva da latitante a Villafranca Tirrena, nella tasca di una giacca che aveva portato nella lavanderia dove la diciassettenne Graziella lavorava come stiratrice. La ragazza fu rapita dai suoi assassini alla fermata dell'autobus e portata in un bosco a Forte Campone, paesino del Messinese. Lì fu uccisa con cinque colpi di pistola alla testa.

Dopo anni il fratello di Graziella, Pietro, che fa il carabiniere, grazie alle sue indagini e alle dichiarazioni di alcuni pentiti riuscì a riaprire il caso e a far condannare i due assassini che erano già stati prosciolti nel '90.

Per il legale della famiglia, Fabio Repici, "la decisione del tribunale è il modo più scandaloso con cui la magistratura commemora l'anniversario. Gerlando Alberti Junior ottiene i benefici in cambio del silenzio perpetrato fino ad oggi e con il quale ha evitato di inguaiare magistrati, alti ufficiali dell'Arma e mafiosi vari che, prima e dopo l'omicidio di Graziella, gli hanno garantito la protezione".
Piero Campagna ha definito la scarcerazione di Alberti junior "un boccone amaro, ma bisogna superare anche questo. Il carnefice è condannato al carcere a vita e come regalo dallo Stato ci aspettavamo un mazzo di fiori: invece sono arrivati gli arresti domiciliari. E' una delusione e spero che lo Stato faccia il suo dovere e lo rinchiuda in carcere, come è giusto che sia, per rendere giustizia a Graziella e dare un segnale ai cittadini".
Beppe Fiorello, che ha vestito i panni di Pietro Campgna nel film tv "Una vita rubata", ha detto: "La vicenda preferisco non commentarla, sono a Saponara per ricordare Graziella in maniera positiva. Non voglio mischiare la giornata di oggi, che è di ricordo e di memoria, con una decisione azzardata".
"Sono indignato - ha affermato l'altro fratello di Graziella, Pasquale Campagna - e mi auguro che l'ispezione disposta dal ministro della Giustizia sia vera, fatta con criterio e dia risposte agli italiani e affinché chi ha ucciso mia sorella se ne rivada in galera".
Infatti, sulla vicenda il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha subito disposto una verifica per accertare la regolarità della decisione.

[Informazioni tratte da Ansa, Corriere.it, La Siciliaweb.it]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

12 dicembre 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia