Nella cisterna dell'isola di Pantelleria ancora tesori dell'antica Roma in Sicilia

E’ una conferma! Pantelleria è una ''miniera'' di reperti archeologici di età romana.
Dopo la scoperta di tre teste di marmo avvenuta l'estate scorsa durante la campagna di scavi nella zona di San Marco, l'ultimo ritrovamento in ordine di tempo è una maschera d'oro di otto centimetri, raffigurante un volto umano, realizzata a sbalzo.

Il reperto è stato localizzato nella stessa cisterna dove nell'agosto scorso affiorò il sembiante scultoreo dell'imperatore Tito. In un'altro invaso poco distante erano stati individuati in precedenza anche gli altri due, raffiguranti Giulio Cesare e Agrippina. Le tre teste dal 22 novembre sono in mostra nel Museo archeologico regionale Salinas di Palermo, in un elegante allestimento curato dall'architetto Stefano Biondo. In una sala attigua sono esposte anche le suggestive immagini realizzate a Pantelleria dal noto fotografo Fabrizio Ferri.

''Abbiamo creato una vetrina straordinaria di promozione - ha detto l'assessore regionale ai Beni Culturali Fabio Granata - partendo dai grandi risultati della ricerca archeologica, vero strumento di marketing territoriale assai efficace per Pantelleria e per tutta la Sicilia. Sono orgoglioso di constatare che oggi Palermo ha un'offerta espositiva e culturale degna di una grande capitale europea''.

L' inaugurazione della mostra è stata preceduta da una conferenza tenuta dalla sovrintendente dei Beni Culturali di Trapani Carmela Angela Di Stefano, dall'archeologo Sebastiano Tusa e dal professore Massimo Osanna, dell' università della Basilicata che, insieme all’Università di Tubingen (Germania), sta conducendo la campagna di scavi archeologici a Pantelleria.
La mostra, che resterà aperta fino al 25 gennaio, si inserisce nell'ambito dei festeggiamenti per i 25 anni dei Beni Culturali in Sicilia promossa dall'assessorato regionale.