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No, la Gesip non fallirà

Rigettata, per la seconda volta, l'istanza del commissario liquidatore della società di servizi partecipata dal Comune di Palermo

29 giugno 2013

La Gesip non fallirà. Il Tribunale di Palermo ha rigettato per la seconda volta l’istanza presentata dal Commissario liquidatore della società di servizi partecipata dal Comune, Carlo Catalano, per il quale i sindacati adesso chiedono le dimissioni.
E la partita si sposta altrove, sulla proroga della cassa integrazione fino al 31 dicembre ad esempio. Attualmente i 1.800 dipendenti della Gesip, tornati in servizio sotto l’egida del Comune, sono inseriti in una sorta di cassa integrazione "atipica": svolgono 20 ore settimanali mentre continua la liquidazione dell’azienda.

Marianna Flauto, segretario generale Uiltucs Sicilia, chiama in ballo Comune e Regione, per garantire la proroga della Cig fino a fine anno e "studiare il piano di riordino di tutte le partecipate che presentano i medesimi problemi. I dipendenti - dice la sindacalista - vogliono lavorare e bisogna al più presto mettere mano al piano di rilancio dell'azienda".
Immediata la precisazione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, secondo cui il Comune "ha già fatto tutto quanto è nelle sue competenze perché prosegua il lavoro dei dipendenti Gesip e perché trovi completa attuazione l'accordo sottoscritto con la Regione e l’Inps". "Il Comune - ricorda Orlando - ha già stanziato le somme di sua competenza per tutto il 2013 e siamo certi che nessuno fra i sottoscrittori dell'accordo verrà meno agli impegni assunti".

Contatti serrati tra Palazzo delle Aquile e la Regione, l’assessore alle partecipate Cesare Lapiana ha più volte sentito l’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, che l’ha rassicurato in merito all'impegno del Governo guidato da Rosario Crocetta al mantenimento degli impegni previsti, nonché sul buon esito dei contatti avuti con le autorità nazionali per la proroga degli stanziamenti destinati a quell'accordo.
"Il Comune di Palermo - sottolinea Lapiana - ha sempre sostenuto la necessità di tutelare tutti i lavoratori che già beneficiano della Cig e della Cig in deroga, che rappresentano lo strumento per garantire un reddito a migliaia di famiglie e quindi garantire ossigeno a tutta l'economia". Quanto alla decisione del Tribunale di Palermo, Lapiana ricorda che già in precedenza lo stesso Tribunale ha dichiarato lo stato di insolvenza dell'azienda, e afferma che "resta fermo il nostro impegno a far riconoscere il Tfr dovuto ai lavoratori nell'ambito del Fondo di Garanzia dell’Inps". [Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

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29 giugno 2013
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