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Non è Denise

L'esame del Dna ha rivelato che la bambina notata da una turista italiana a Kos non è Denise Pipitone

13 settembre 2008

Non è Denise Pipitone la bambina notata a Kos, in Grecia, da una turista italiana. L'esame comparativo effettuato sul Dna della piccola e della donna albanese che afferma di esserne la madre, ha consentito di appurare l'effettivo legame di parentela tra le due e quindi di escludere che possa trattarsi della bambina scomparsa il primo settembre di 4 anni fa a Mazara del Vallo (TP).
Si spengono dunque le speranze a casa Pipitone dove la segnalazione della bimba il 2 settembre scorso alla polizia greca da parte di una turista di Viterbo, le aveva riaccese.

Dunque il campione di Dna prelevato dalla bambina è stato analizzato dalla polizia scientifica greca e il risultato, da cui è emerso che la piccola è effettivamente la figlia della trentenne albanese che l'aveva in custodia, è stato inviato in Italia alla Procura di Marsala attraverso l'Interpol. La polizia ha fatto sapere che dall'esame del Dna è emersa "una compatibilità ereditaria" tra la bambina e la zingara albanese arrestata, che aveva sempre affermato di esser sua madre.
La bambina di Kos si chiama Valentina, e la madre non è più in prigione ma agli arresti domiciliari insieme alla piccola. Le due si trovano in un albergo dell'isola greca, vigilate dalla polizia che ne mantiene segreto l'indirizzo. La madre sarà interrogata lunedì dal magistrato non più per il presunto rapimento ma per gli altri reati di documenti falsi e immigrazione illegale.

La denuncia che aveva fatto scattare il fermo della donna albanese era stata presentata a Viterbo, una decina di giorni fa. Una donna, residente a Viterbo, giunta all'aeroporto di Atene per fare rientro in Italia ha visto una fotografia di Denise affissa in una bacheca dello scalo. Le è così subito venuta in mente la bambina vista a Kos in compagnia di una donna di circa 30 anni. Non appena rientrata in Italia, accompagnata dal marito si è recata nella questura di Viterbo e ha rilasciato una dichiarazione scritta sull'episodio. La squadra mobile di Viterbo, dopo aver raccolto la sua deposizione, l'ha inviata al ministero dell'Interno che, a sua volta, ha interessato le autorità greche.

"Non parla italiano - aveva spiegato ieri mattina l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia Pipitone, smorzando l'entusiasmo iniziale - da fonti giudiziarie abbiamo appreso che la minore conosce solo poche parole della nostra lingua, legate soprattutto alla vendita della merce. Resta un briciolo di speranza - aveva aggiunto il legale - per quella macchiolina sotto l'occhio sinistro. Bisognerà attendere l'esito dell'esame del Dna".
Esito che è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri e che ha infranto, ancora una volta, le speranze di Piera Maggio, la mamma di Denise, che comunque, fin dal primo momento, aveva invitato alla prudenza: "Il mio sforzo è quello di contenere l'entusiasmo eccessivo che sta montando attorno a questa vicenda. Dico a tutti che non bisogna esultare finché non saremo certi". Ribadiva: "Non è la prima segnalazione che ci arriva. Sono centinaia le foto che abbiamo ricevuto e sono diversi i casi, come questo, in cui ho ritenuto di chiedere un approfondimento con la comparazione del Dna, perché ho riscontrato delle somiglianze con qualche tratto del viso di mia figlia, ma non ho mai detto che quella bimba ha lo stesso taglio degli occhi di Denise. Dobbiamo essere prudenti e con i piedi per terra".

Oggi, Piera Maggio ha rivolto a tutti un ennesimo appello e in particolare ai giornalisti: "Per favore non fate calare l'attenzione sul caso". "Come ho già detto ieri, quella di Kos non è la prima segnalazione. Sono centinaia le foto che abbiamo ricevuto e sono diversi i casi, come questo. Mi hanno detto che la bambina non è Denise e che risulta essere figlia della donna con la quale è stata fermata in Grecia, tra loro ci sarebbe una compatibilità ereditaria. Però voglio capirne di più, mi sto mettendo in contatto con la Procura per conoscere maggiori dettagli. Sono un po' frastornata perché la vicenda non è ancora chiara e ho bisogno di avere più particolari", ha concluso la donna.

Marsala, altre segnalazioni nell'inchiesta dei pm - E' poderoso il fascicolo giudiziario che raccoglie l'inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone sul quale lavorano i magistrati della procura della Repubblica di Marsala.
Nell'indagine ci sono trascrizioni di intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche segnalazioni di bimbi che somigliano a Denise che sono arrivate da ogni parte d'Italia e anche dall'estero. In ogni caso tutto è stato sempre verificato e riscontrato. Nulla è stato lasciato al caso.
L'ultimo episodio segnalato, che riguarda la bimba trovata a Kos pochi giorni fa, è stato trattato dai magistrati allo stesso modo con il quale in passato sono arrivate altre indicazioni, poi rivelatesi infondate, e sulle quali non è stato acceso alcun riflettore mediatico per evitare - come fanno notare in ambienti giudiziari - il coinvolgimento di altri mitomani o depistatori.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it, La Siciliaweb.it]

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13 settembre 2008
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