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Oggi è la festa di Santa Lucia

Patrona di Siracusa, è molto amata anche nel resto dell'Isola

13 dicembre 2001
Celebrata con una grandiosa festa popolare, il 13 dicembre a Siracusa, Santa Lucia è molto amata anche nel resto della Sicilia.

Diversamente da quanto accade a Catania e a Palermo, i siracusani non possono venerare le spoglie di S. Lucia perché queste, pur appartenendo al luogo di origine della santa, sono custodite a Venezia nella chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Geremia e Lucia; risale, infatti, al 1204 la decisione del doge Enrico Dandolo di trasferire a Venezia il corpo della patrona quando Costantinopoli cadde sotto i Crociati.

La testa della Santa risulta essere nettamente staccata dal corpo e ciò proverebbe la decapitazione avvenuta il 13 dicembre del 304 d.C. sotto Diocleziano, ai tempi della persecuzione dei cristiani.
La decapitazione era la pena inflitta ai nobili: di origini nobili, infatti, Lucia decise di farsi suora e rinunciare ai suoi averi dopo che le apparve in sogno Sant'Agata, patrona di Catania.

Abbandonando così l'idea del matrimonio, Santa Lucia indusse il fidanzato a vendicarsi di lei denunciandola come cristiana: ogni anno i siracusani ricordano questo giorno trasportando il simulacro della Santa, sul quale è posta la statua della patrona (capolavoro dell'oreficeria siciliana del XVI secolo, opera di Pietro Rizzo), dalla chiesa Madre alla Basilica del Sepolcro.

Nella Basilica di S. Lucia la statua resta esposta per otto giorni.
Diverse stampe popolari del XVII secolo figurano una coppa in mano a S. Lucia con due occhi dentro; a tal proposito Pitrè scrive che la patrona "serba sani gli occhi dei suoi devoti", quando questi fanno penitenza evitando di mangiare pane e pasta il 13 dicembre.
Da qui l'uso di preparare pani votivi a forma di occhi (detti uccioli), di appendere alla portantina della statua ex voto della stessa forma, e di mangiare la cuccìa (grano cotto condito con la ricotta, con il miele o con il vino cotto) secondo una tradizione legata alle antiche civiltà cerealicole del Mediterraneo.
Nasce dalla tradizione cerealicola la seguente espressione popolare: Santa Lucia, pani vurria; pani nu nn'haju, accussi' mi staju (Santa Lucia, vorrei il pane; pane non ho, e così sto).

Tutta la comunità di Siracusa apre, il 13 dicembre, i festeggiamenti dedicati alla Santa vestendo la città di drappi, esponendo tappeti ai balconi e illuminando le strade con i ceri.

La ricetta della CUCCIA
500 g di grano
200 g di zucchero
1 kg e 500 g di ricotta
50 g di zuccata
200 g di cioccolato amaro
ciliege sciroppate.
Mettete il grano ad ammollare dentro una pentola con acqua per circa tre giorni, quindi scolate il grano.
Passate la ricotta al setaccio, mescolandola con lo zucchero.
Appena sarà cremosa, aggiungete il cioccolato spezzettato e la zuccata, unendo anche il grano. Guarnite con delle ciliegie sciroppate.

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13 dicembre 2001
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