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Pazienti contro medici

Se i medici, per timore di pagarli, non prescrivono più gastroprotettori

25 novembre 2013

"Il mio medico mi ha preannunciato che mi potrà prescrivere un solo scatolo invece dei tre necessari alla mia patologia per mese. La mia patologia è stata accertata dalla struttura pubblica (nota). Resto a Vostra disposizione per ulteriori informazioni. Distinti saluti".
Questa e tante altre lettere dai contenuti più o meno simili sono arrivate in questi giorni all'indirizzo di posta elettronica del Codacons...

In questi mesi sono state recapitate a molti medici di famiglia siciliani delle raccomandate in cui veniva preannunciato l'addebito di somme rilevanti sullo stipendio riguardanti presunte iperprescrizioni di farmaci, in particolar modo di gastroprotettori.
"Il Codacons - afferma Nino Rizzo, Direttore Dipartimento Regionale Sanità - contesta duramente questo metodo vessatorio nei riguardi di professionisti che svolgono quotidianamente il loro lavoro con competenza, serietà ed onesta sopperendo alle mille deficienze di una servizio sanitario ormai alla deriva". Rizzo contesta che tali addebiti siano effettuati nonostante i chiarimenti e le giustificazioni che i medici hanno affettuato verso le ASP senza peraltro che a queste sia stata data risposta saltando il necessario passaggio amministrativo dell'UCAD (Ufficio di Coordinamento delle Attività Distrettuali). 
Il Codacons ribadisce con forza che nulla può essere sottratto dallo stipendio di lavoratori in maniera arbitraria senza le determinazioni giudiziali del presunto addebito, necessari per la liquidità, certezza ed esigibilità del credito; queste trattenute andrebbero a costituire illeciti di natura civile e penale.

Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons, nelle scorse settimane scriveva: "Il rischio concreto è che ora i medici di famiglia reagiscano riducendo sensibilmente le prescrizioni, anche quando queste risultino necessarie per la salute dei propri pazienti. I cittadini finirebbero quindi per pagare le conseguenze di una situazione di cui non hanno alcuna responsabilità".
Proprio per tale motivo il Codacons ha messo a disposizione degli utenti una casella di posta elettronica (nofarmaci@gmail.com) attraverso la quale i cittadini possono segnalare il rifiuto di una prescrizione, e ottenere assistenza legale dalla nostra associazione.
La stessa assistenza legale sarà fornita ai medici di famiglia che continueranno a fare il proprio dovere primario, cioè quello di assistere in primo luogo i pazienti ed a tutelarne la salute. Questo sempre nel rispetto dei ruoli ed assolutamente a fianco dei sindacati di categoria che volessero unirsi a tale protesta.

- www.codacons.com

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25 novembre 2013
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