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Pena ridotta per Massimo Ciancimino

I giudici di Palermo hanno condannato Cincimino jr a 3 anni e 4 mesi per riciclaggio e intestazione fittizia di beni

31 dicembre 2009

Pena ridotta in appello per Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo Vito, condannato dalla quarta sezione della Corte d'Appello di Palermo a tre anni e quattro mesi di reclusione per intestazione fittizia di beni e riciclaggio. E' stato assolto, invece, per la tentata estorsione. I giudici gli hanno concesso le attenuanti generiche. In primo grado Ciancimino junior era stato condannato a cinque anni e otto mesi.
"Appena ho saputo l'esito della sentenza ho pianto. Per me il reato più infamante era la tentata estorsione, invece i giudici mi hanno assolto da questo reato assurdo. E' una storia in cui non c'entro niente", ha detto per telefono all'Adnkronos Massimo Ciancimino dalla sua casa di Bologna. "Non mi aspettavo una sentenza di assoluzione. Sono stato io stesso a dire che era giusto che pagassi per quello che avevo realmente fatto. Però è caduta nei miei confronti l'accusa più infamante: quella di tentata estorsione, perché io non ho mai estorto soldi a nessuno". Commentando poi la decisione dei giudici della Corte d'Appello di Palermo di concedergli le attenuanti generiche, Massimo Ciancimino ha sottolineato: "è un riconoscimento alla mia credibilità dimostrata in aula. Io stesso ho chiesto ai giudici di interrogarmi, non mi sono mai trincerato dietro le dichiarazioni spontanee". E poi ha tenuto a sottolineare: "sono due cose separate la sentenza e il lavoro che sto facendo con i magistrati, sono due cose completamente diverse".
Negli ultimi mesi il figlio dell'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, ha reso dichiarazioni ai magistrati sulla presunta trattativa tra lo Stato e Cosa nostra.

I giudici di Palermo hanno deciso una pena ridotta anche per la madre di Massimo Ciancimino, Epifania Scardino, condannata a un anno rispetto alla condanna di un anno e quattro mesi di primo grado. La donna è accusata d'intestazione fittizia di beni. Confermata, invece, la condanna per l'avvocato Giorgio Ghiron a cinque anni e quattro mesi per riciclaggio in concorso. Ridotta di quattro mesi, infine, la condanna a Gianni Lapis, accusato d'intestazione fittizia di beni e condannato a cinque anni.
Nel dispositivo della sentenza dei giudici di Palermo nei confronti di Massimo Ciancimino, è stato disposto anche l'invio alla Procura "per ipotesi di riciclaggio emergente dalla liquidazione della quota di pertinenza di Vito Ciancimino derivante dalla vendita della società del Gas". Secondo l'accusa Gianni Lapis sarebbe stato l'intestatario fittizio di quote delle società del gruppo Gas e avrebbe versato sul conto svizzero Mignon il ricavato della vendita delle partecipazioni societarie. Da qui, per l'avvocato, l'accusa di riciclaggio in concorso con Ciancimino che avrebbe reinvestito il denaro ricavato dalla cessione. Lapis è stato assolto dal capo d'imputazione relativo alla tentata estorsione e l'accusa di appropriazione indebita gli è stata trasformata in violenza privata. La corte, oltre a ridurgli la pena, lo ha condannato a 800 euro di multa e ha però ridotto a 10 mila euro la provvisionale da versare alle parti civili.
La Corte d'Appello ha, inoltre, confermato la confisca di beni del valore di oltre 60 milioni di euro disposta in primo grado a carico degli imputati.

Ricordiamo che il processo ruota attorno all'intestimabile patrimonio accumulato dall'ex sindaco Vito Ciancimino, longa manus della mafia corleonese nella politica e artefice del cosiddetto sacco edilizio di Palermo. Il gup in primo grado decise la confisca di beni per circa 60 milioni di euro (tra cui una Ferrari), il ricavato della cessione di alcune società di distribuzione del gas che, secondo l'accusa, sarebbero state fittiziamente intestate a Lapis, ma che in realtà erano di proprietà dell'ex sindaco, una barca e una casa a Roma di Massimo Ciancimino, la società Pentamax, quote della Air Panarea, poi dissequestrate.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Ansa.it]

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31 dicembre 2009
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