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Per Ciancimino jr, obbligo di soggiorno a Palermo

Revocati gli arresti domiciliari per detenzione di esplosivo al figlio di don Vito Ciancimino

20 dicembre 2011

Massimo Ciancimino, ai domiciliari per detenzione di esplosivo da alcuni mesi, è stato scarcerato dal gip di Palermo Fernando Sestito. Il figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo si era visto già revocare la misura per l'altra accusa che i pm gli contestano: la calunnia dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. La detenzione domiciliare disposta per il ritrovamento di candelotti di dinamite nel giardino di casa di Ciancimino jr finora aveva resistito alle impugnazioni dei suoi legali.

Il gip ha imposto a Ciancimino l'obbligo di dimora a Palermo. La Procura aveva espresso parere negativo sull'istanza di revoca dei domiciliari avanzata dagli avvocati Francesca Russo e Roberto D'Agostino. Secondo i legali, dietro la decisione del magistrato ci sarebbe la presa d'atto dell'affievolimento delle esigenze cautelari a carico dell'indagato.
A casa di Ciancimino, su sua stessa indicazione, furono trovati 13 candelotti di gelatina da cava, "in pessimo stato di conservazione", avevano sottolineato gli esperti della polizia scientifica e degli artificieri. "La pericolosità - è scritto nelle relazioni tecniche - era accentuata dalla presenza di numerosi detonatori sparsi all'interno dello stesso sacchetto". I detonatori erano 21 e c'erano poi 5 metri e 34 centimetri di pentrite, esplosivo ad altissimo potenziale, e altri tre spezzoni di miccia lunghi un metro e 83. Materiale con "caratteristiche - fu ancora scritto - atte a provocare un'esplosione equiparabile alle conseguenze cagionate dall'impiego di armi da guerra".

"È incredibile la decisione del gip di Palermo di ridare la libertà a Massimo Ciancimino" ha affermato il presidente dei senatori del PdL, Maurizio Gasparri.
"Un provvedimento tra l'altro preso con il parere contrario della procura - aggiunge - Pur senza entrare nel merito della vicenda, resta comunque il fatto che Ciancimino Junior fu trovato in possesso di un significativo quantitativo di esplosivo per il quale ci saremmo aspettati un provvedimento cautelare immediato". "Non solo questo provvedimento è stato preso in ritardo, ma oggi addirittura mutato - conclude Gasparri - nel semplice obbligo di dimora".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo]

- Perché quella calunnia? (Guidasicilia.it, 22/04/11)

- La dinamite in casa di Ciancimino jr poteva esplodere... (Guidasicilia.it, 28/04/11)

 

 

 

 

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20 dicembre 2011
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