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Per i lavoratori di Termini altri 6 mesi di Cigs in deroga

Una proroga in ragione di un quadro di progetti di reindustrializzazione dei quali è stato illustrato lo stato di elaborazione

15 aprile 2014

Niente mobilità per i lavoratori di Termini Imerese, ma proroga straordinaria per altri sei mesi (senza interruzione) della cassa integrazione in deroga in scadenza il 30 giugno. Un arco di tempo, quello fino al 30 dicembre 2014, reputato sufficiente a far maturare le opportune verifiche sui quattro progetti di reindustrializzazione del sito Fiat chiuso da dicembre 2011 che sono in campo.
È questa - in sintesi - l’intesa raggiunta ieri al Ministero dello Sviluppo Economico, che comporta anche la necessità di una rimodulazione dell’Accordo di Programma deputato a sostenere finanziariamente il rilancio produttivo ed occupazionale dell’area in questione.

Alla riunione - presieduta dal vice ministro Claudio De Vincenti - hanno partecipato alti dirigenti del Mise e del Ministero del Lavoro, l’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana Linda Vancheri, il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, alcuni parlamentari del territorio, Invitalia, il vice presidente di Confindustria Sicilia Antonino Salerno, una delegazione di Fiat Group Automobiles e Pcma di Termini Imerese, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di categoria e le RSU.

"La proroga della Cigs in deroga - si è sottolineato più volte durante il confronto - viene concessa unicamente in ragione di un quadro di progetti di reindustrializzazione dei quali è stato illustrato lo stato di elaborazione". "Si tratta - ha affermato De Vincenti - di progetti che sono in avanzata fase di definizione e hanno l’obiettivo di assicurare una ripresa produttiva dell’area e di aprire adeguate opportunità occupazionali per gli addetti del sito Fiat di Termini Imerese e per quelli dell’indotto". Il tavolo su Termini Imerese tornerà a riunirsi entro la fine di maggio.

"Con la sottoscrizione dell'accordo della Cigs in deroga abbiamo scongiurato il rischio della messa in mobilità degli oltre 800 lavoratori Fiat e Magneti Marelli dello stabilimento di Termini Imerese". Ha commentato così il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano l'esito dell'incontro al Mise.
Il Governo ha confermato il progetto di produzione energetica sulle biomasse da parte di Mossi e Ghisolfi (per 350 posti stimati), che sarebbe "in stato avanzato". Inoltre una società con management italiano e fondo d'investimento estero ha presentato a Invitalia una richiesta di finanziamento per un accordo di sviluppo per la produzione di auto ibride con 350 milioni d'investimento e l'occupazione di 500 dipendenti ed entro cinque settimane verrà definita l'istanza di finanziamento.
Un'altra iniziativa imprenditoriale riguarda il campo della produzione di batterie con un impatto occupazionale di 80 unità, ed è in fase d'istruttoria
. "Abbiamo ribadito la necessità di definire una tempistica precisa per esaminare lo stato di avanzamento dei progetti industriali e il loro effettivo impatto occupazionale", ha concluso Uliano.

[Informazioni tratte da Italpress - €conomiaSicilia.com, Lasiciliaweb.it]

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15 aprile 2014
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