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Presentata a Catania la ''Rete antiviolenza tra le città Urban Italia''

Svoltasi ieri la tavola rotonda ''Violenza, Pari Opportunità e Politiche di Intervento''

15 aprile 2003
Ieri mattina, lunedì 14 aprile, a Catania presso il Palazzo degli Elefanti si è una svolta una tavola rotonda dal titolo ''Violenza, Pari Opportunità e Politiche di Intervento''organizzata dalla Direzione Politiche Comunitarie del Comune di Catania, in collaborazione con l'Associazione Thamaia Onlus, per la presentazione del volume ''Dentro e fuori la famiglia. Violenza sulle donne e servizi in un contesto meridionale urbano: il caso Catania'', frutto di una ricerca condotta a Catania per il Progetto Pilota ''Rete antiviolenza tra le città Urban Italia'', promosso dal Ministero delle Pari Opportunità in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La ricerca, affidata dal Comune di Catania al Dipartimento di Analisi dei Processi Sociali e Istituzionali della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università etnea, è stata la prima tappa di un percorso complesso che ha visto coagulare gli sforzi di amministratori, funzionari, operatrici e operatori della cultura e dei servizi  con l’obiettivo di analizzare e portare allo scoperto il fenomeno della violenza sulle donne nella città, di tesaurizzare le risorse presenti sul territorio per affrontarlo e avviare un’attività di rete volta a potenziare gli strumenti di prevenzione del fenomeno e di sostegno per le vittime.

Il progetto si colloca nell'ambito della vasta azione di riqualificazione ambientale, economica e sociale del centro storico di Catania e rappresenta simbolicamente la volontà di fare della questione del superamento delle disuguaglianze di opportunità tra i sessi l'aspetto cruciale di qualunque processo di sviluppo. Il lavoro analitico e interpretativo ha permesso di entrare nell’universo della violenza sulle donne da più prospettive, mettendo in luce la complessità del fenomeno, delle sue cause e delle dinamiche che tendono a riprodurlo pur in condizioni socio-economiche e culturali che sembrano totalmente mutate dagli scenari tradizionali della subordinazione femminile.

La complessità emersa dalla ricerca, ha messo in luce la necessità di un lavoro sociale che aggredisca il problema da più prospettive: responsabilizzando i servizi e fornendo loro gli strumenti materiali e conoscitivi adeguati; mettendo in rete i servizi perché rispondano alla multiproblematicità di partenza e di arrivo delle situazioni di violenza; ma anche lavorando sulla famiglia, sui suoi bisogni materiali, i disagi relazionali  e i modelli educativi che essa trasmette. I risultati raggiunti costituiscono un patrimonio prezioso cui attingere per  gli interventi nel territorio, sia  in relazione alle forze che essa ha mobilitato, sia  agli strumenti conoscitivi che ha reso disponibili.

Il progetto è ambizioso e richiede un investimento di lunga durata, ma le prassi istituzionali adottate finora testimoniano un impegno che il Comune di Catania intende assumersi come centrale e qualificante  nel progetto più ampio di riqualificazione dell’ambiente urbano su cui si impernia lo sviluppo della città.
Nel quadro di queste linee di intervento si collocano taluni progetti formativi previsti nel Pit ''Catania Città Metropolitana'' che è in corso di attuazione con le risorse finanziarie del Por Sicilia 2000-2006, interessando tutte le municipalità della città e gli altri otto comuni dell’area conurbata catanese.

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15 aprile 2003
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