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Presentato il progetto di Soroptimist e Lions Eurialo ''Un cordone per la vita''

La donazione del cordone ombelicale: Un dono che vale una vita

10 luglio 2003
Il cordone ombelicale rappresenta la fonte migliore e più facilmente reperibile di cellule staminali. Le cellule staminali, già dal 1998, rappresentano una potenziale nuova strategia terapeutica per le più svariate patologie, dalla sclerosi multipla all'Alzheimer, dal Parkinson all'infarto, dalla distrofia muscolare alle malattie del sangue. Il trapianto di cellule staminali nella cura alle leucemie è già una realtà. Chiarito questo concetto diventa abbastanza facile capire perché il ministro per le pari opportunità Stefania Prestigiacomo ha sostenuto il progetto del Soroptimist e del Lions Club Eurialo, in collaborazione con l'Azienda ospedaliera ''Umberto I'', intitolato ''Un cordone per la vita''.

''Ogni donna – ha detto il ministro Prestigiacomo – nel momento più alto ed emozionante della sua vita può scegliere di donare la vita ad un altro bambino e dare speranza ad un'altra madre. È necessario diffondere la cultura della donazione, lanciare una campagna di sensibilizzazione e informazione''. Il ministro si riferisce ai dati siracusani non certo confortanti: lo scorso anno sono stati donati 9 cordoni su 1400 parti. Ma già quest'anno il numero è salito a 44 donazioni.

In Sicilia ogni anno sono almeno 120 i pazienti, per lo più bambini, che hanno bisogno di effettuare un trapianto di midollo, ma circa il 70 per cento muore perché il registro regionale siciliano conta pochi donatori. Il sangue del cordone rappresenta una speranza. Le cellule staminali provenienti dal cordone ombelicale sono ''eticamente pulite'' e ''costano poco''. La donazione non comporta alcun rischio per la mamma e per il bambino. Basta aver avuto una gravidanza normale, rispondere ad un questionario, ed è possibile invece di ''buttarlo'', donare il proprio cordone ombelicale e salvare una vita.

Fonte: Gazzetta del Sud

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10 luglio 2003
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