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Rilasciati i Bambinelli ''rapiti'' dalle Chiese siciliane e calabresi e poi rivenduti nel mercato clandestino

15 dicembre 2006
Le vicende di ladroneria possono andare anche di pari passo con le stagioni. Per esempio, questa che stiamo per raccontarvi riguarda proprio il periodo natalizio...
Rubavano statuette del ''Bambinello'' nelle chiese della Sicilia e della Calabria, statuette di pregiata fattura artistica, che poi rivendevano nel mercato clandestino.
L'operazione dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico, denominata ''Il Trovatello'', e che si è basata su di un'indagine durata oltre un anno, ha permesso il recupero di oltre un centinaio di oggetti sacri, e di denunciare a piede libero due catanesi incensurati: un commerciante quarantenne e un disoccupato di vent'anni, entrambi residenti a Paternò.

A permettere di sgominare la piccola organizzazione criminale, dedita al rapimento di ''bambinelli'', sono stati i cataloghi dettagliati delle statuette fornite dalla chiesa catanese, elenchi che si sono rivelati utili per identificare con certezza gli oggetti rubati. Analizzato dagli investigatori il ''modus operandi'' dei ladri, che agivano sempre in pieno giorno durante la normale apertura dei luoghi di culto al pubblico, la svolta alle indagini è però giunta grazie all'aiuto di due parrocchiani insospettiti dalla presenza di individui dallo strano comportamento che, grazie anche ad una precisa segnalazione di un numero di targa, hanno permesso di identificare i soggetti autori dei furti.

Nell'abitazione del commerciante sono stati ritrovati tutti gli oggetti trafugati, più altre centinaia di oggetti di ''arte sacra'' che sono al vaglio dei Carabinieri del Tutela Patrimonio Culturale e di tutte le diocesi siciliane al fine di identificare eventuali altri oggetti sacri provento di furto.
I militari dell'Arma hanno anche sequestrato un reliquario contenente i resti di San Gaetano e di Santa Apollonia, rubato nel mese di marzo del 1998 dalla Chiesa di Sant'Ignazio di Lodola di Piratino, in provincia di Messina. Poi una statua lignea raffigurante Gesù Bambino pertinente alla statua di Sant'Antonio di Padova del XIX secolo (questa rubata l'ultimo giorno dell'anno 2004 dalla Chiesa di San Francesco d'Assisi di Catania); una coppia di statue lignee raffiguranti putti dorati del XVIII secolo e una coppia di statue lignee di angeli rubata l'8 luglio del 2003 dalla Cattedrale di Acireale; una statua lignea del Bambin Gesù del XVIII secolo, rubata nel mese di settembre dell'anno scorso dalla Chiesa Madre di Naso in provincia di Messina; un reliquario in metallo argentato dei SS. Cosimo e Damiano, rubato nel mese di settembre 2005 dalla Chiesa di Sant'Onofrio di Casalvecchio Siculo (Messina); una statua di Maria Bambina in teca lignea del XVIII secolo, trafugata nel mese di settembre del 2005 dalla Chiesa di Sant'Anna di Sperlinga in provincia di Enna; una statua di Gesù Bambino pertinente alla statua di Sant'Antonio del XVIII sec. rubata nel settembre dell'anno scorso dalla Cattedrale di San Nicolò di Bari di Nicosia (EN).

Sono state ritrovate e sequestrate inoltre otto statue di "Bambinelli" rubati a chiese calabresi, questi ultimi già dissequestrati e riconsegnati alle varie Diocesi.

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15 dicembre 2006
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