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Scarcerate Bruno Contrada

Parera favorevole dal Tribunale di sorveglianza di Napoli. L'ex funzionario del Sisde andrà agli arresti domiciliari

24 luglio 2008

AGGIORNAMENTO
Contrada sarà scarcerato, andrà ai domiciliari - "Sono felice per Bruno Contrada". E' emozionato l'avvocato Giuseppe Lipera, il legale dell'ex 007 che questa mattina ha ottenuto dai giudici di sorveglianza di Napoli la scarcerazione per andare agli arresti domiciliari. Con ogni probabilità, come dice lo stesso legale all'ADNKRONOS, Contrada, che negli ultimi mesi ha perso 22 kg, "sconterà gli arresti domiciliari nell'abitazione della sorella a Napoli".
Sono state fino a oggi venti le richieste dei legali di Contrada per ottenere la scarcerazione dell'ex dirigente della Criminalpol di Palermo, ma tutte rigettate. Oggi la decisione del Tribunale di sorveglianza.
"Certo, siamo contenti perché lascerà finalmente il carcere, ma ci aspettavamo la sospensione della pena e non gli arresti domiciliari", ha commentato Guido Contrada, figlio dell'ex 007. "Poi - ha spiegato - siamo anche delusi perché non capiamo la decisione di concedergli gli arresti domiciliari a Napoli e non a Palermo, dove vive la sua famiglia. Sappiamo che da mia zia a Napoli verrà curato e coccolato, ma sarebbe stato meglio farlo tornare a Palermo da noi. Comunque, devo ancora leggere il provvedimento".
Contrada junior tiene anche a precisare che "quello che preme a mio padre non è tanto la sospensione della pena, ma riuscire a ristabilire la verità. Tutti devono sapere che lui non ha mai fatto quello di cui viene accusato". Contrada sta scontando una pena definitiva a dieci anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Guido Contrada, che ha già parlato con la madre Adriana, sofferente di cuore, ha ribadito anche che "quello che conta adesso è di prenderci cura di mio padre".
"Tra sei mesi ci sarà al Tribunale di Napoli una nuova udienza per verificare il suo stato di salute e lì si deciderà se al nostro assistito sarà confermata la detenzione domiciliare o, se le sue condizioni di salute dovessero peggiorare, il differimento della pena", fa sapere l'avvocato Grazia Coco, l'altro legale dell'ex funzionario del Sisde. [Adnkronos]
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"Lo stato di salute di Bruno Contrada è assolutamente incompatibile con lo stato di  detenzione". Ad affermarlo è stato il prof. Silvio Buscemi, docente di Scienze dietetiche dell'Università di Palermo, con una relazione medica dove ha confermato "la sfavorevole prognosi" che è "a rischio vita".
Nelle relazione medica, depositato ieri durante l'udienza per la richiesta di differimento della pena o, in subordine, di arresti domicilari per l'ex funzionario del Sisde, detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere dove sta scontando una condanna a dieci anni di reclusione per concorso esterno all'associazione mafiosa, il prof. Buscemi ha evidenzia anche "lo stato depressivo del detenuto", una "grave forma di deperimento organico, caratterizzata da progressivo deterioramento di tutte le funzioni metaboliche, con debolezza, anoressia e dimagrimento con escavazione dei tratti somatici".
Contrada ha perduto 22 chilogrammi dal maggio del 2007 ad oggi. Il parere medico ha sottolineato infine "l'estrema complessità del quadro clinico generale e come ciascuna patologia eserciti influenze negative sulle altre e che un ulteriore allarme è dato dal marker tumorale Cea che risulta aumentato"

Ieri il sostituto procuratore generale del Tribunale di sorveglianza di Napoli, Ugo Ricciardi, dopo essersi ritirato in camera di consiglio insieme agli altri giudici per decidere le sorti dell'ex funzionario del Sisde (presente in aula per sua esplicita richiesta), ha espresso "parere favorevole alle istanze" di differimento della pena.
Ed è la prima volta che il Tribunale di sorveglianza di Napoli ha condiviso la tesi dei legali di Contrada per gravi problemi di malattia.
I difensori dell'ex superpoliziotto, infatti, hanno più volte presentato richiesta di differimento pena o, in subordine, di arresti domiciliari, per il loro assistito in considerazione dell'età, 77 anni, e dello stato di salute che, secondo i legali, lo renderebbero incompatibile con la detenzione. Richieste fino ad ora sempre respinte sia dal giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, sia dal Tribunale di Napoli.

"Bruno Contrada, apparso molto stanco e fortemente debilitato, è rimasto impassibile e non ha commentato il parere favorevole alle istanze di differimento pena espresse dal sostituto procuratore generale Ugo Ricciardi, avanzata ai giudici del Tribunale di sorveglianza di Napoli", ha detto l'avvocato Maria Grazia Coco che insieme al collega Giuseppe Lipera difendono l'ex funzionario del Sisde. L'avvocato Coco ha inoltre aggiunto che "appena terminata l'udienza, Bruno Contrada è stato trasferito in ambulanza nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere".
"Per la prima volta - ha invece aggiunto l'avvocato Lipera - un magistrato, con un parere autorevolissimo ha capito la situazione e nelle sue parole ha riconosciuto sia i problemi di salute che quelli legati all'anzianità, 77 anni, del mio assistito".

- Sulla grazia a Bruno Contrada (Guidasicilia.it, 27/12/07)

- Bruno Contrada chiede di morire (Guidasicilia.it, 17/04/08)

- Contrada ricoverato d'urgenza vuole rientrare subito in carcere (Guidasicilia.it 18/04/08)

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24 luglio 2008
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