Scomparirà il paradiso di Ginostra … senza luce, cellulari e televisione

Ma che fatica vivere tutto l'anno senza energia elettrica

Ginostra è un piccolo villaggio che si trova nella parte più incontaminata dell'isola di Stromboli famosa per il vulcano da cui prende il nome.

L'isola, passata alla ribalta delle cronache proprio nei mesi scorsi per lo tsunami che ha in qualche modo cambiato la vita dei suoi abitanti, è costituita dalla parte emersa di un vulcano che manifesta la forza della natura in modo primordiale e allo stesso tempo grandioso.

I suoi improvvisi risvegli e le conseguenti esplosioni costituiscono, per i turisti e gli studiosi, uno spettacolo dal fascino indimenticabile

La vita a Ginostra è ancora oggi scandita dalla luce solare: non esiste infatti erogazione di corrente elettrica.

La bellezza dell'isola secondo alcuni (soprattutto i turisti e solo qualche abitante) sta proprio in questa sua vita essenziale: attualmente l'unico mezzo di comunicazione con la terraferma sono i telefonini ma la loro ricezione non è affatto agevole specialmente nel mese di agosto quando le linee telefoniche sono sovraccariche.

Inoltre, non esistendo una centrale fotovoltaica e non essendovi la luce, è estremamente difficile ricaricare le batterie dei telefonini. Bisogna allora chiedere la cortesia ad un possessore di un "pannello solare", ma la cosa diventa in questo caso ancora più complessa.

Proprio in questi giorni la notizia che entro un anno sarà realizzata la tanto attesa centrale da parte della Regione e dell'Enel: un contratto è stato firmato dal responsabile territoriale dell'Unità territoriale Sicilia Enel Greenpower e dal sindaco di Stromboli.

La centrale, capace di erogare 100 chilowatt con integrazione diesel e la relativa connessione delle 140 utenze presenti a Ginostra, costerà alla Regione e all'Enel quasi 3 milioni di euro.