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Set naturale, la Sicilia vuol diverntare Hollywood. Nasce la siciliana Film Commission

L'assessore regionale ai Beni culturali ne preannuncia la nascita entro i primi mesi del 2004

08 gennaio 2004
Anche la Sicilia avrà la sua Film Commission. "Adesso la legge sul cinema. La Sicilia è un set naturale e straordinario e coordinando servizi e strutture possiamo diventare una nuova Hollywood!", in questa maniera è stata ufficialmente annunciata, dall’assessore Fabio Granata, la nascita, entro i primi mesi del 2004, della grande struttura regionale finalizzata alla gestione e al monitoraggio del territorio quale set cinematografico di rilievo.
Parecchie città italiane hanno già la propria Film Commission, e in Sicilia è Siracusa (dove esiste anche un museo del cinema) ad averne attivata una dal 2001. L’idea è quella di creare adesso una rete che valorizzi l’intero territorio regionale, sovente richiesto dalle case di produzione come location.

"La Commissione cinematografica, insieme alla Scuola di cinema già finanziata con i fondi di Agenda 2000 ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, può rappresentare un polo di interesse mondiale per il cinema", ha aggiunto l’assessore Granata, dalla ressegna cinematografico "Polis" (organizzata del regista Aurelio Grimaldi a Milazzo in provincia di Messina) da dove, appunto, è stato ufficiliazzata la nascita della Commissione cinematografica Siciliana. "Sempre più produzioni - ha aggiunto - guardano con interesse alla nostra regione, da Vendicari ad Agrigento: su questo possiamo costruire itinerari in grado di garantire un formidabile contributo al ripensamento dello sviluppo in Sicilia, attraverso una intelligente promozione del paesaggio, del territorio, dell'ambiente. La Sicilia può così diventare una Hollywood più grande e con qualche migliaio di anni di storia in più".

La Film Commission operando una gestione costante e pianificata dei rapporti con le case di produzione, dovrebbe consentire l’attivazione di una serie si servizi quali: documentazione e archiviazione di materiali relativi ai siti per le location, banche dati di professionalità e strutture specifiche, gestione dei servizi e assistenza, prestito e valorizzazione di spazi pubblici, collaborazione a ricerche storiche, attività di studio e formazione legate ai luoghi e al cinema.
Tutto questo avrà anche l’effetto di mettere in moto attività culturali locali incentrate sugli audiovisivi (dai festival, ai concorsi, alle rassegne...), e di influire positivamente sui vari settori produttivi quali il turismo, il commercio e alla rivalutazione generale del territorio.

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08 gennaio 2004
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