Sicilia, Campania e Calabria
sono in testa alle regioni da evitare perchè sono quelle dove la criminalità soffoca la società
Il caso era stato sollevato dal deputato regionale dell'Italia dei Valori, Salvatore Raiti, che aveva diffuso una lettera inviata al ministro Moratti in cui denunciava che alcuni paragrafi del libro hanno un contenuto antimeridionale. Nel testo, ad esempio, è scritto: "Sicilia, Campania e Calabria sono nettamente in testa alle regioni da evitare sicuramente perchè sono quelle dove la criminalità soffoca la societa". "Stiamo valutando - dice Cuffaro - le iniziative da assumere presso la magistratura penale e civile a tutela dell'immagine e della dignità della Sicilia e dei siciliani, non escludendo a questo scopo la richiesta di sequestro del volume e il risarcimento dei danni da questo arrecati".
Per l'assessore regionale alla Cultura Fabio Granata (An) il libro è "farneticante". "La Sicilia - dice - ha pagato tributi altissimi all' idea di legalità e produttività. Falcone e Borsellino erano siciliani così come quelli che si stanno impegnando per la rinascita culturale, economica e politica della regione". Granata ha annunciato che emanerà una circolare per bandire il testo dalle scuole.
Il volume che era già in fase di ristampa col nuovo titolo di "Geo explorer - Le regioni" è stato adottato anche in una classe della scuola media Vittorio Emanuele III" a Palermo, ed in un altra della media di Linguaglossa, nel catanese. E' stato il genitore di uno studente di questa scuola a segnalare il volume al deputato Raiti.
Girolamo Potestà, 63 anni, nato a Ragusa da genitori siciliani, presidente della casa editrice "Principato", che edita solo testi scolastici, dice: "Sono sorpreso e devo ammettere che questi passaggi contestati non li avevo letti. Devo respingere però le accuse mosse agli autori di essere aderenti a formazioni politiche antimeridionaliste. Certo leggendo tutti i passaggi senza estrapolare solo alcune frasi la vicenda viene ridimensionata e si può notare come gli autori invitavano al superamento di taluni problemi sociali ed economici nel Sud. Ammetto che alcuni paragrafi dicono cose non completamente esatte, usando espressioni che non sono belle. Ora il libro sarà completamente rivisto". La casa editrice venne fondata nel 1887 da Giuseppe Principato a Messina.
Fonte: La Sicilia