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Sicilia obesa. A Palermo un seminario sulle tecniche chirurgiche contro l'obesità

Una rivoluzionaria tecnica che li aiuterà a perdere peso

14 gennaio 2004
La cucina Siciliana è ricca di piatti gustosi ed irresistibili, talmente irresistibili che la Sicilia è diventata una delle regioni italiane con un più alto tasso di obesità.
Per fare il punto della situazione, ieri, a Palermo a Villa Magnisi, sede dell'ordine dei Medici della Provincia di Palermo, si è tenuto un seminario sulle "Nuove tecniche chirurgiche per il trattamento dell’obesità". Hanno preso parte al seminario i prof. Franco Favretti, direttore del  Dipartimento di Chirurgia dell’Ospedale Regionale di Vicenza, Maurizio De Luca e Gianni Segato, chirurghi dell’Ospedale vicentino e del Centro per la Terapia medica e chirurgica dell’Obesità dell’Università di Padova, che hanno illustrato dettagliatmente alcune delle nuove tecniche e i risultati raggiunti nel chirurgia dell’obesità.

Franco Favretti è il medico vicentino che nel 1993 insieme al belga Cadiere, dell'Università di Bruxelles ha rivoluzionato la chirurgia dell’obesità,  coniugando la tecnica laparoscopica al Bendaggio inventato negli anni ‘80 dal polacco Kuzmak.
L'intervento chiamato Bendaggio Gastrico Regolabile o più comunemente Lap-band,  ha risolto oltre 150 mila casi di obesità grave. Il seminario è patrocinato dalla Nuova Casa di Cura Demma, dove ogni tre mesi l’equipe del prof. Favretti tiene un ambulatorio, partendo dal presupposto che la Sicilia è una delle regioni con un più alto tasso di obesità  in Italia. La tecnica chirurgica, che ormai ha circa 10 anni al suo attivo, ha ottenuto grossi consensi a livello mondiale perché si tratta di una tecnica rivoluzionaria nella cura dell'obesità.
In modo non traumatico, si raggiungere la parte alta dello stomaco e  la si fascia con un nastro in silicone, regolabile dall’esterno, in modo da limitare l’assunzione di cibo nei pazienti che sono incapaci di controllarsi.

"Il bendaggio regolabile viene impiantato in modo indolore e in tempi molto rapidi con tecnica laparoscopica, che richiede soltanto piccole incisioni di 5-10 mm sull’addome. - spiega il prof. Favretti-  Una volta applicata, la protesi crea una strozzatura che dà allo stomaco una forma simile alla clessidra e lo divide in due 'camere' che comunicano tra loro per mezzo di un orifizio di 12 millimetri, attraverso il quale passa il cibo. In seguito, questo diametro, potrà essere regolato dall’esterno, in modo indolore e non invasivo, consentendo di variare l’intensità della sensazione di sazietà e quindi di personalizzare il trattamento in relazione alle esigenze del paziente e all’andamento della terapia". Tre anni fa la Food and Drug Administration americana ha approvato il Lap band  anche negli Usa, mentre l'azienda americana Bio Enterics ha realizzato bendaggi in silicone dietro indicazioni del prof. Favretti. Il medico inoltre, impartisce da anni, lezioni a tutti i chirurghi che intendono acquisire la tecnica. Lo staff all'avanguardia che si è ventuto a creare ha fatto parlare di scuola di Padova, Roma e Firenze. E poiché ogni mese dall’Arabia e dal Medioriente, dagli States, dall’Europa e dal Nord Africa numerosi chirurghi vengono istruiti da Favretti e staff, fra qualche anno si parlerà anche di scuole internazionali.

Con la tecnica del Bendaggio Gastrico sono state curate, in poco più di 10 anni, circa 150 mila persone affette da gravi problemi di obesità, cioè con un sovrappeso di circa 40-45 Kg rispetto al peso ideale e quando ormai le altre terapie comportamentali e farmacologiche non funzionavano più.
"Abbiamo addestrato oltre 200 chirurghi di tutti i paesi e continuiamo a farlo", ha dichiarato il professor Favretti, "Dopo aver appreso da noi ad applicare correttamente la metodica, gli specialisti stranieri l’hanno adottata nelle loro strutture ospedaliere, contribuendo a diffonderla rapidamente". La tecnica oggi, è applicata nell'ambito della Terapia Sequenziale dell'Obesità elaborata allo scopo di garantire la massima efficacia  terapeutica in ogni fase dell'evoluzione della patologia. Il  trattamento procede con una certa gradualità ed è gestito da un gruppo multidisciplinare di specialisti nel quale, oltre alle competenze chirurgiche, sono presenti quelle psicologiche e medico-farmacologiche. Svolge un ruolo fondamentale il Centro Obesità dell’Università di Padova, diretto dal Prof. Giuliano Enzi. In una prima fase ( cioè fino ai 30-35 chili di sovrappeso), ci si avvale di farmaci, di un  regime dietetico e di metodiche psico-comportamentali. Se il trattamento dovesse risultare inefficace si passa alla seconda fase che si avvale di tecniche capaci di ridurre sensibilmente l'appetito del paziente .Una di queste è la BIB  che consiste nell'inserire nello stromaco,  per via endoscopica, un palloncino intragastrico sgonfio che, una volta all’interno, viene  riempito con soluzione fisiologica. La BIB può essere impiegata anche nella fase preliminare ad un intervento chirurgico per diminuire i rischi operatori connessi al grave sovrappeso. Se anche questa tecnica non dovesse funzionare si procede allora, all’installazione della Lap-Band, che funziona sull’80% dei pazienti e, comunque, può essere rimossa in qualsiasi momento. Nel rimanente 20% dei casi non rimane che la chirurgia tradizionale (diversione bilio-pancreatica con conservazione dello stomaco), eseguita però via laparoscopica.

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14 gennaio 2004
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