Storia e cartoon trionfano a Berlino
Premi all'Irlanda di Bloody Sunday e al Giappone animato di Spirited Away
Ma, nell'anno di Harry Potter, ai giudici - e al pubblico berlinese - è piaciuto moltissimo anche Sen to Chihiro no Kamikakushi (Spirited Away), storia a cartoni animati di Hayao Miyazaki, che racconta le avventure di una ragazzina in una terra magica, abitata da spiriti maligni. Il film ha battuto ogni record di incassi in Giappone (21 milioni di spettatori). Per la presidente della giuria, il film di Hayao Miyazaki andava premiato per la "sua esplosiva e originale immaginazione".
L'Orso al regista georgiano Otar Iosselani - il suo film è stato molto apprezzato dai critici - e il premio speciale alle otto protagoniste di 8 Femmes di Francois Ozon - gettonatissimo dalla stampa tedesca - sottolineano l'attenzione riservata alla Francia. Inaspettato invece la mancanza di riconoscimento per Amen di Costa-Gravas - anche questo un film che indaga sul passato, in particolare sulle presunte collusioni della Chiesa cattolica con il regime di Hitler. Come peraltro una delle ultime pellicole passate, A torto o ragione dell'ungherese Istvan Szabo, sulla vicenda del direttore d'orchestra Wilhelm Furtwaengler, rimasto in Germania dopo l'avvento di Hilter nel 1993: il tema torna a "Laissez-passer".
Trascurato anche nel palmares dei premi Iris di Richard Eyre, biografia della scrittrice Iris Murdoch interpretata dallo straordinario duetto Judi Dench e Kate Winslet. Più prevedibile infine la scelta dei migliori intepreti: la protagonista di Monster's Ball - Halle Berry - è già nella cinquina degli Oscar, mentre l'Orso d'argento a Jacques Gamblin - uno dei due protagonisti del film di Tavernier - premia la tradizione del grande cinema europeo. Rinviati a Hollywood sia il Russel Crowe di A beautiful mind sia il Gene Hackman d'annata, magnifico in The Royal Tenenbaums.
La Berlinale 2002 si chiude con un buon bilancio: oltre ai 23 film in competizione, il pubblico ha potuto vedere circa 400 pellicole provenienti da decine di Paesi e alla borsa dei diritti di distribuzione pare si siano chiusi ottimi affari.Il neodirettore Dieter Kosslick può tirare un sospiro di sollievo e soddisfazione: in 12 gionri sono stati staccati 430.000 biglietti per 1.704 proiezioni. Al Festival sono stati accreditati 3.404 giornalisti che, insiema al pubblico, hanno consumato 46 milioni di tazze di caffè. Il sito Web è stato visitato da 280.000 appassionati e curiosi. Alla rassegna "alternativa", il premio Teddy per il miglior documentario gay dell'anno è stato assegnato a Tutto su mio padre di Eve Benestand mentre la giuria internazionale ha deciso di premiare anche il contrometraggio Celebration di Daniel Stedman e il lungometraggio Just a Woman di Mitra Farahani.
Fonte: Kataweb