Tre indagati all'Ecorigen di Gela l'azienda per cui lavorava l'operaio morto mercoledì scorso
Avvisi di garanzia sono stati emessi dalla magistratura di Gela nei confronti di tre rappresentanti dell'Ecorigen, l'azienda francese nel cui impianto di rigenerazione di catalizzatori, all'interno del petrolchimico, è avvenuto lo scoppio che, lo scorso mercoledì sera, ha causato la morte dell'operaio licatese, Salvatore Vittorioso, di 34 anni. Sono l'amministratore delegato, il capo della sicurezza aziendale e un tecnico responsabile dell'impianto.
I loro nomi erano stati già scritti nel registro degli indagati per omicidio colposo subito dopo il mortale infortunio. Contemporaneamente fu disposto il sequestro delle apparecchiature e l'ordine di effettuare l'autopsia sul cadavere dello sfortunato lavoratore.
Per la morte di Salvatore Vittorioso i sindaci di Gela, Rosario Crocetta, e di Licata, Angelo Graci, hanno proclamato il lutto cittadino.
Venerdì scorso i carabinieri, su mandato della procura, hanno perquisito gli uffici dell'azienda, all'isola 13 del petrolchimico, ed hanno sequestrato documenti, fogli di marcia dell'impianto e diagrammi delle apparecchiature in funzione al momento dello scoppio. [La Siciliaweb.it]
- Lavoro mortale (Guidasicilia.it, 29/01/09)